Dopo due anni di governo Meloni la scuola italiana delineata da Giuseppe Valditara è al centro di operazioni demagogiche e strumentali. E al servizio di interessi economici e imprenditoriali che sviliscono l’insegnamento e il diritto alla conoscenza di ragazzi e ragazze
«Oggi la sanità pubblica è la vera emergenza del Paese. E l’autonomia differenziata darà il colpo di grazia», avverte il presidente della Fondazione Gimbe
Alla base della dipendenza patologica c’è sempre la psicopatologia. Non è vero, come si è letto spesso sui giornali, che le tossicomanie di per sé portano a gesti efferati
Che nesso c’è tra delinquenza e malattia mentale? Si può parlare di sanità mentale laddove c’è violenza di esseri umani su altri esseri umani? A partire dagli ultimi casi di cronaca nera, le riflessioni di un ex magistrato e studioso
Va rifiutata l’impostazione di chi afferma che certi delitti efferati siano opera del demonio o che non siano la conseguenza di situazioni patologiche. Non sempre la malattia mentale è evidente nel comportamento di una persona ed è innanzitutto necessario cercarla nella sua realtà non cosciente
La malattia mentale negata. È il momento di importanti domande collettive, soprattutto rivolte agli psichiatri per capire come si possa fare prevenzione
Il collasso ferroviario del 2 ottobre, che ha messo in ginocchio per un'intera giornata i viaggiatori di tutto il Paese, spiegato dal ministro dei Trasporti
Annabella Coiro: «La Scuola sconfinata, una rivoluzione didattica, culturale e nonviolenta»
Andrea Vitello -
All'Eirenefest, a Firenze, il 28 settembre viene presentato il libro collettaneo edito dalla Fondazione Feltrinelli: «Idee ed esperienze sulla scuola pubblica che adesso ha un urgente bisogno della collaborazione di tutte e di tutti», dice la curatrice
Il destino di Acciaierie d'Italia è incerto. Alla gara internazionale alcune intenzioni di acquisto riguardano soltanto singoli impianti e non l'intero asset produttivo
Attorno alle parole della figlia del generale ucciso dalla mafia nel 1982, stupore e costernazione. C’è da capirli: avevano convenuto di non parlare più di mafia e ora qualcuno si mette a ripassare la storia













