Nel capoluogo toscano crescono come funghi studentati di lusso e dilagano le privatizzazioni di spazi pubblici. E proprio sulla necessità di cambiare il regolamento urbanistico del Comune è in corso una battaglia culturale dei cittadini nel segno della tutela del patrimonio come bene collettivo
Il caso di Gianluca Grimalda, presentato dai media come il gesto stravagante di un ambientalista, in realtà è una forma di disobbedienza civile che dimostra non solo l'attenzione alla crisi climatica ma riafferma anche il valore della dignità e dell’autonomia personale, apre una crepa nel modo (prevalente) di concepire il lavoro. Da qui lo spunto a rileggere Marx sul lavoro utile e lavoro astratto
In Italia esistono 42 aree fortemente contaminate con gravi danni per la salute dei cittadini. Sono luoghi dove le bonifiche stentano a partire. Il caso dell’area partenopea dimostra che la rete di residenti, associazioni, attivisti e scienziati può produrre un cambiamento
Inquinamento, disboscamenti illegali, traffico di rifiuti: sono i crimini ambientali compiuti delle mafie globali con la complicità di aziende che sfruttano canali illeciti. Ma gli strumenti legislativi e tecnologici per fermare il disastro ci sono. Ecco quali sono
Da Luigi Ferrajoli a Piero Bevilacqua, fino ai Fridays for future: studiosi e associazioni il 20 settembre partecipano al convegno che ha l'obiettivo di redigere una Carta di Roma, con proposte e analisi in grado di mettere al primo posto nell’agenda politica il tema dell’ambiente
Dal progetto politico eco-socialista alle tecniche della riconversione "green", "La risposta", il libro dell'attivista ambientalista affronta con passione e competenza le questioni cruciali della transizione ecologica. Un bagaglio di conoscenze fondamentali per il movimento ecologista
Salario minimo e diritto al lavoro. Difesa della scuola e della sanità pubblica. Giustizia. L’ex ministro del Lavoro a tutto tondo sulla campagna d’autunno contro le politiche liberiste e corporative dell’esecutivo
Le relazioni tra Italia e Albania sono fortemente radicate nella storia dell'imperialismo e del colonialismo italiano nel Mediterraneo. Gli albanesi erano descritti come un popolo selvaggio, anarchico, "nietzschiano", e tendenzialmente criminale che viveva diviso in "tribù" e che non poteva incivilirsi senza il sostegno dell'Italia. Questi argomenti furono utilizzati per giustificare l'annessione italiana del sud dell'Albania dopo lo scoppio della Grande Guerra e l'occupazione dell'intero Paese nel 1939
Misoginia, femminicidi, povertà, caldo asfissiante, ghiacci che si sciolgono. La strategia del governo Meloni? Negare e depistare
Camminare significa aprirsi al mondo. Insieme, si trova modo anche di riflettere sulle politiche europee, mentre si attraversano paesaggi naturalistici e città. Ecco la proposta e l'esperienza del progetto Fuori via