Al ballottaggio del 24 novembre la sinistra si presenta dopo aver ottenuto il 44% alla prima tornata elettorale dello scorso 27 ottobre
L'obiettivo è costruire una egemonia culturale attraverso le ingerenze sulla didattica e gli attacchi al mondo della scuola. Ma la cultura non può essere un giocattolo nelle mani dei politici, soggetta ai capricci di turno e al vento elettorale
Per riuscire a fermare questa pericolosa “deforma” e attuare la Costituzione, bisogna ricostruire una cultura politica diffusa che rimetta al centro i diritti sociali e la solidarietà. Ne parla la presidente di Libertà e giustizia, che partecipa all'incontro di Circolo Rosselli e Left, il 24 ottobre a Milano
L'Irsifar, che fa parte della rete Ferruccio Parri, conserva documenti storici preziosi per la formazione degli insegnanti e degli studenti. Da quest'anno però manca la figura del docente distaccato incaricato dell'attività didattica. Parte la mobilitazione anche con una raccolta firme
La difesa aveva chiesto nella passata primavera il non luogo a procedere «perché il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato o perché non punibile per esercizio del diritto di critica, in particolare del diritto di critica politica». Ma la premier aveva chiesto un risarcimento di 20mila euro
Con una destra al governo nostalgica ripercorrere la vicenda dell'assassinio di Matteotti compiuto dalla ceka fascista e rileggere il suo pensiero è più importante che mai, dice il giornalista e autore di "Matteotti, dieci vite", che il 7 ottobre viene presentato a Milano
Giovanissimo immigrato in Francia, schedato dalla polizia e stigmatizzato dall’accademia e dalle istituzioni, che a lungo rifiutarono le sue opere. La mostra "Picasso, lo straniero" in Palazzo Reale a Milano, con quella di Mantova, traccia un ritratto inedito del genio cubista, grazie alle scoperte della storica e curatrice Annie Cohen-Solal. L’abbiamo intervistata
Rachele Mussolini lascia Fratelli d'Italia. Fra i motivi della distanza ci sarebbe lo ius scholae che Mussolini ritiene «naturale». Fino a poco tempo fa scaldava i cuori degli elettori meloniani esponendo cartelli contro il 25 aprile e la Liberazione nazifascista
Venerdì 6 settembre Sangiuliano ha finalmente rassegnato le dimissioni. E il governo Meloni per non presentarsi al G7 della Cultura, senza ministro nomina Giuli. Una colossale figuraccia e ammissione di inadeguatezza in mondo visione. Intanto i problemi reali del Paese restano lontani dai riflettori