Porre i pubblici ministeri sotto il tallone dell’esecutivo è una norma fascista. La "riforma" della giustizia del governo Meloni deve essere fermata e potremmo farlo quando ci sarà il referendum oppositivo con il quale dovremmo rispedire al mittente questo obbrobrio
Lo scrittore racconta come è nato il suo nuovo spettacolo teatrale "Il cuore inverso” che va in scena il 18 e 19 gennaio a Napoli. Un monologo interpretato da Carmen Di Marzo
Residenti prigionieri del silenzio e della paura, manifesti che campeggiano indisturbati per tutto l'anno, una commemorazione che diventa una spaventosa coreografia neofascista. Ecco il clima di insicurezza in cui si vive da tempo nel quartiere di Roma
Nuove ricerche e acquisizioni di documenti hanno permesso ad Angelo d’Orsi di realizzare una nuova corposa biografia dell’autore dei Quaderni del carcere. Con lo sguardo rivolto anche agli altri protagonisti della vicenda umana e politica gramsciana
Se questo è giornalismo
Al ballottaggio del 24 novembre la sinistra si presenta dopo aver ottenuto il 44% alla prima tornata elettorale dello scorso 27 ottobre
L'obiettivo è costruire una egemonia culturale attraverso le ingerenze sulla didattica e gli attacchi al mondo della scuola. Ma la cultura non può essere un giocattolo nelle mani dei politici, soggetta ai capricci di turno e al vento elettorale
Per riuscire a fermare questa pericolosa “deforma” e attuare la Costituzione, bisogna ricostruire una cultura politica diffusa che rimetta al centro i diritti sociali e la solidarietà. Ne parla la presidente di Libertà e giustizia, che partecipa all'incontro di Circolo Rosselli e Left, il 24 ottobre a Milano
Appello per l’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza: rischia di perdere le attività con le scuole
Anna Balzarro -
L'Irsifar, che fa parte della rete Ferruccio Parri, conserva documenti storici preziosi per la formazione degli insegnanti e degli studenti. Da quest'anno però manca la figura del docente distaccato incaricato dell'attività didattica. Parte la mobilitazione anche con una raccolta firme
La difesa aveva chiesto nella passata primavera il non luogo a procedere «perché il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato o perché non punibile per esercizio del diritto di critica, in particolare del diritto di critica politica». Ma la premier aveva chiesto un risarcimento di 20mila euro