Si parla molto e giustamente della violenza fisica che le donne troppo spesso subiscono. Ma non abbastanza di quella psicologica. Qualche riflessione in vista del 25 novembre e non solo
Turetta, Sangare, o quel giovane di 17 anni nel mantovano che con una mossa di wrestling ha ucciso una donna conosciuta online, possiamo considerarli sani di mente?
Amnesty international ha stilato un rapporto sul diritto di manifestare in 21 Stati europei, Italia compresa. Il quadro è sconfortante: si va dalla criminalizzazione degli attivisti all’uso della forza, da restrizioni ingiustificate fino a un vero e proprio modello europeo di leggi repressive
Il provvedimento del governo non solo contiene, nei singoli articoli, elementi di incostituzionalità, ma distrugge la visione stessa di difesa della dignità umana espressa dalla Carta
L’obiettivo è colpire le lotte sociali e sindacali e disciplinare categorie di persone considerate pericolose o sgradite: dai lavoratori sfruttati della logistica a chi reagisce all’emergenza abitativa
Le azioni di protesta nonviolenta e la disobbedienza civile di attivisti ecologisti e dei movimenti per l’ambiente rientrano nell’esercizio delle libertà sanciti dalle convenzioni internazionali a cui l’Italia aderisce. Ma ora c’è un “salto di qualità” nelle politiche repressive
La sicurezza non c’entra, siamo al “diritto penale del nemico”. Gli immigrati e i richiedenti asilo senza permesso di soggiorno vengono persino privati di una carta Sim per il cellulare. Se poi manifestano dissenso nei Cpr o negli hotspot sono puniti con anni di reclusione, come durante il fascismo
Tempi contingentati per ascoltare gli esperti durante i lavori della Commissione congiunta Affari costituzionali e Giustizia sul “pacchetto sicurezza”. Il racconto della senatrice, che sottolinea: «Un organismo europeo come l’Osce ha detto che viene minato lo Stato di diritto»
Manifestazioni pacifiche con un blocco stradale, resistenza passiva in carcere o nei Cpr, contestazione di grandi opere. Ecco cosa reprime e punisce il nuovo pacchetto “sicurezza” del governo Meloni
I dati dicono che l’Italia è il Paese in Europa con meno reati. Eppure la destra fa propaganda sull’allarme sociale inneggiando alla “sicurezza”. In realtà si vuole colpire il dissenso e alimentare il malessere nella società