Il film di Icíar Bollaín riporta alla luce il caso Nevenka, denunciando con forza le dinamiche di potere e il silenzio che circondano la violenza di genere
In Italia e in Europa i dati sui femminicidi restano incompleti, disomogenei e in ritardo. Senza rilevazioni affidabili non si può prevenire la violenza, ma la trasparenza è ancora un tabù
Centinaia di migliaia di persone hanno manifestato nel mondo contro il paradigma della “ragione fredda”, calcolatrice e distante, che giustifica secoli dominio, esclusione e sopraffazione. In primis dell’uomo sulla donna
Dall’Afghanistan all’Italia, dall’Africa al Sud America, dalla Palestina all’Ucraina, la negazione dei diritti femminili e dei minori non conosce confini. Un’inchiesta globale sulle violenze, i soprusi e le discriminazioni che la fede, l’economia e certa politica continuano ad alimentare
Tra omicidi, minacce e campagne di intimidazione, le comunità quilombola resistono all’espansione di agribusiness, deforestazione e miniere illegali. Dopo l’assassinio di Mãe Bernadete, simbolo della resistenza nera, la Conaq chiede protezione e giustizia
All’ Another Studio di Roma, Marilina Succo, Alice D’Amelia e Roberto Capanna hanno dato vita a un progetto interdisciplinare in cui arte, performance, design, alta gastronomia e musica elettronica e convivono in un’unica esperienza sensoriale.
Biancardino mostra come le scritture femminili resistenziali abbiano tramandato una memoria indispensabile per l’identità nazionale, allo stesso tempo rielaborandola criticamente, denunciando le diseguaglianze di genere
Ogni femminicidio accade dentro un sistema che ancora non riconosce il rifiuto come diritto
Roccella ha parlato di Auschwitz come se fosse un fastidio, un rito retorico da superare. E così, nel tentativo di negare la responsabilità del fascismo, ha mostrato quanto profonda sia la continuità culturale con quel passato che finge di condannare
Fede, potere e ipocrisia. Giorgia Meloni piega lo Stato all’ideologia cattolica e alle lobby che la sostengono, attaccando autodeterminazione e diritti. Un pericolo reale per la democrazia e il pluralismo. E per le donne in primis