I sondaggi non sorridono a Podemos e nel partito crescono le divisioni. Per questo il leader della formazione nata dopo il movimento degli Indignados sceglie di dedicarsi interamente alla caccia dei consensi in vista del voto spagnolo del 20 dicembre
Quella a cavallo tra le montagne di India, Pakistan e Afghanistan non è solo una delle regioni più irrequiete del mondo degli ultimi decenni ma anche un'area sismica tra le più attive del pianeta. E...
Il Paese che meno degli altri ha vissuto la recessione e la crisi finanziaria vota per politiche economiche nazionaliste e si fa convincere dall'allarme rifugiati e musulmani nonostante per adesso non sia stato colpito da nessun flusso di profughi
Con un'intervista alla CNN l'ex premier spiega di aver seguito un'intelligence sbagliata e di non aver preparato bene il dopo Saddam. Ma non va oltre. Lo fa dopo che un memo interno della Casa Bianca del 2002 è stato pubblicato è ha rivelato come Londra fosse già pronta ad entrare in guerra un anno prima dell'invasione. E in attesa di un rapporto ufficiale che aspetta di essere pubblicato dal 2011
Un viaggio per il mondo attraverso alle foto più belle della settimana:
L'eurodeputata dl Bloco de Esquerda, Matias, a Left: «Un atto senza precedenti. Cavaco Silva invoca l’Europa per mettere a tacere la democrazia, così non fa altro che indebolirle entrambe»
Tre strutture ospedaliere colpite in pochi giorni. E le accuse di alcune organizzazioni umanitarie che sostengono che gli aerei di Mosca stiano colpendo più duro nelle aree non controllate dallo Stato islamico
Barbara Abdeni Massad, fotografa libanese ha portato pasti caldi in un campo profughi della Beekaa per tutto lo scorso inverno. Poi ha pensato a un progetto più ambizioso, raccogliendo star della cucina e chiedendo loro di donare una ricetta
Il premier israeliano spiega che fu il Gran Mufti di Gerusalemme a suggerire a Hitler lo sterminio degli ebrei. L'ennesima uscita per calcolo politico in un momento di tensione con i palestinesi. Che ha generato una reazione molto dura anche nella società israeliana
L'occupazione 2.0 e l'assenza di strumenti per fermare la violenza. Tre scenari possibili e quasi tutti poco confortanti e il possibile ruolo dell'Europa mentre in Israele e Palestina ogni giorno porta nuovi lutti