Le porte di Gaza

Il libro di Amir Tibon apre una breccia nel clima di odio e contrapposizione che sempre maggiormente segna l’opinione pubblica italiana sulla questione mediorientale. Infatti chi ricorda con orrore il terribile attacco di Hamas del 7 ottobre ha spesso finito in questi due anni per negare o almeno gravemente sottovalutare l’orrore degli oltre sessantamila palestinesi uccisi da Israele a Gaza, in maggioranza civili, definendolo come una legittima reazione, sia pur sproporzionata, all’attacco di Hamas
Il mondo, per quanto tardi, è costretto a mettere a verbale la verità che Gaza grida da un anno
Alla Flai Cgil con Landini, Scuderi e Scotto, la relatrice Onu denuncia l’economia del genocidio e l’inerzia dei governi: «Il diritto internazionale conta fino a un certo punto, dicono. Ma Gaza resiste»
I patrioti italiani hanno deciso ora di concedere al Mossad – agenzia di intelligence dello Stato di Israele – di farsi una scampagnata a Udine insieme alla nazionale di calcio che sfiderà l’Italia il prossimo 14 ottobre, in una delle partite di calcio che rimarranno impresse nel calendario della vergogna della Figc
Lo storico israeliano riceve il Premio Chiarini. Nel suo nuovo libro "La fine di Israele" - che viene presentato il 6 ottobre a Roma - denuncia il genocidio di Gaza ma indica anche, alle nuove generazioni, la possibilità di una pace giusta in Palestina
Il blocco navale è un atto di guerra. A Gaza, Israele lo impone dal 2009 violando norme umanitarie e principi della Carta Onu
La speranza che ci ha riempito il cuore in queste ultime settimane è quella che viene dalla società civile che in tanti Paesi europei e in Italia si è mobilitata per la Palestina e i diritti umani
«Noi non riconosciamo agli altri quanto riconosciamo a noi: se avessero ammazzato 60mila italiani o tedeschi la reazione sarebbe stata diversa», dice la scrittrice e analista Paola Caridi, autrice di "Sudari. Elegia per Gaza" (Feltrinelli) denunciando il naufragio morale dell’Occidente che nega il genocidio palestinese
Nel cuore del Guatemala, un esperimento rivoluzionario dimostra che coinvolgere le popolazioni locali nella tutela dell’ambiente è molto più efficace dell’escluderle