Questa violenza ha radici ideologiche, si alimenta in circuiti neofascisti che cercano legittimazione mimetizzandosi nelle curve. Ma anche su questo governo e maggioranza tacciono
L’attivista israeliano che guida la protesta contro il premier denuncia “un sistema corrotto che usa la polizia per intimidire i cittadini”. Dopo due anni di guerra e censura, Hadas avverte: “Netanyahu ha distrutto la fiducia nella democrazia. Israele rischia di diventare come il Sudafrica dell’apartheid”
La risposta occidentale all'aggressione di Putin si concentra su forniture militari e riarmo. Ma le guerre moderne non si vincono con la superiorità degli armamenti, e 400mila morti sono la prova di una strategia fallimentare
Mentre i cronisti che resistono vengono lasciati soli, lo Stato che dovrebbe proteggerli applaude la premier che aggira le redazioni. E così il giornalismo italiano è messo davanti a un bivio: essere vassallo o essere bersaglio
Riprende vita la storica "Zona Letteraria", ora "Zona Franca", per le edizioni Mompracem. Una “lib-rivista” semestrale che intreccia arte, politica e società. Il primo numero, "Io vs. Noi", esplora i confini tra individualismo e solidarietà, nel segno di un’idea di letteratura come impegno civile e dialogo collettivo
Cancellata l’educazione sesso affettiva fino alla terza media: un segnale politico e culturale coercitivo e regressivo. Negare la possibilità ai ragazzi di confrontarsi significa lasciare che siano la rete e la solitudine a rispondere alle loro domande
Dal 1982 al 1996 l’Italia affrontò l’Aids tra silenzi politici e stigma sociale. La mostra Vivono. Arte e affetti HIV e AIDS in Italia al Centro Pecci (fino al 10 maggio 2026), curata da Michele Bertolino, restituisce voce e corpo a una generazione cancellata, intrecciando opere, archivi e poesia.
Nel Mediterraneo si consuma ogni giorno la menzogna europea dell’umanità selettiva
Nonostante le denunce Onu su torture e fosse comuni, la maggioranza ha votato per proseguire la cooperazione con la cosiddetta Guardia costiera libica, aprendo la strada a un nuovo rinnovo automatico del Memorandum del 2017. Da Mahamat Daoud di Refugees in Libya alle Ong del Mediterraneo, cresce la mobilitazione per dire “stop ai fondi a chi tortura”
Ogni femminicidio accade dentro un sistema che ancora non riconosce il rifiuto come diritto