Fortunatamente in Italia è in campo anche la sinistra sociale dei lavoratori dipendenti e autonomi, dei disoccupati, degli studenti, ma deve trasformare in proposta politica la rabbia delle nostre periferie e dell’Italia sott’acqua. Per far nascere nuovo lavoro, nuova ricerca, nuovo sapere. Nuova speranza di un presente e di un futuro diverso.
Ogni previsione contiene un elemento irriducibile d’incertezza, le cui implicazioni spesso sono sottovalutate quando questa riguarda fenomeni d’interesse pubblico e le relative scelte politiche.
Scaduto il semestre italiano di presidenza Ue a fine anno si starà con il fiato sospeso. Forse. In verità tutti i tasselli potrebbero essere pronti per accogliere l’ultimo tessera del mosaico che consentirà a Renzi di giungere, forse, al 2018.
Negli stessi giorni in cui l’argine del Carrione cedeva di schianto, il governo approvava il decreto “Sblocca Italia” e nelle dichiarazioni di giubilo si è affermato appunto che le semplificazioni lì contenute avrebbero assicurato la ripresa economica.
Un magistrato integerrimo sul palco della Leopolda è un segnale che giova a Renzi, ma incrina l’idea che la nuova Autorità anticorruzione sia il cane da guardia del governo e della politica.
A un mese del lancio della lettera aperta “Hanno scelto l’ignoranza” che ho scritto con un gruppo di scienziati di diversi Paesi, è tempo di fare un primo bilancio.