Dalle strade del Messico al Madagascar, da Kathmandu a Roma a Marrakesh. Così la Generazione Z sta trasformando il malessere sociale dei giovani e il rifiuto della guerra nella rete globale di una nuova resistenza. Chi rappresenterà le loro istanze sul piano politico?
Una nuova generazione rifiuta la guerra, l'ingiustizia e il precariato. Dal Nepal al Bangladesh, dai campus americani alle piazze europee, i giovani della Gen Z, in differenti contesti, stanno ridefinendo le forme della protesta con organizzazioni orizzontali, linguaggi condivisi e un impegno internazionalista. Il movimento pro Pal è in prima fila

La vita degli altri

Forse i giovani stanno proponendo di cercare in forma nuova l’universalità dello stare insieme, ovvero la realtà di una uguaglianza di fondo tra tutti gli esseri umani
Ogni volta che la realtà bussa, la destra risponde con uno slogan
I genitori di Mario Paciolla non si arrendono. Serve una commissione d'inchiesta dove la giustizia ha fallito.
Ogni ticket che aumenta è un gradino in più tra chi può e chi non può. Ogni rinuncia ad una cura è una sconfitta collettiva
Un'istituzione scolastica sicura, inclusiva e in grado di affrontare e prevenire efficacemente violenze e discriminazioni. Sono i punti chiave della campagna "Scuola si-cura" lanciata dalla Rete degli Studenti Medi del Lazio

Essere Sumud

Entro i primi mesi del 2026 la Flotilla ci riproverà, ma via terra
Le bugie hanno le gambe corte: Nessun autovelox in Italia è formalmente omologato, perché il decreto attuativo non esiste
« Il femminicidio non è un’emergenza. È un sistema. E un sistema si cambia solo con educazione, cultura e coraggio politico», dice l'autrice di " Era mia figlia. Per ritrovare le voci delle donne che abbiamo perduto" (Solferino).