Roccella ha parlato di Auschwitz come se fosse un fastidio, un rito retorico da superare. E così, nel tentativo di negare la responsabilità del fascismo, ha mostrato quanto profonda sia la continuità culturale con quel passato che finge di condannare
Antonella Bundu: “La sicurezza non si costruisce con le telecamere ma con il welfare”
Stefania Valbonesi -
La candidata di Toscana Rossa alle regionali del 12 e 13 ottobre “Rifiutiamo l’equivalenza tra immigrazione e insicurezza. La vera tranquillità nasce da una società inclusiva, da sanità e lavoro pubblici forti, da politiche di pace e di giustizia sociale”.
Il libro di Amir Tibon apre una breccia nel clima di odio e contrapposizione che sempre maggiormente segna l’opinione pubblica italiana sulla questione mediorientale. Infatti chi ricorda con orrore il terribile attacco di Hamas del 7 ottobre ha spesso finito in questi due anni per negare o almeno gravemente sottovalutare l’orrore degli oltre sessantamila palestinesi uccisi da Israele a Gaza, in maggioranza civili, definendolo come una legittima reazione, sia pur sproporzionata, all’attacco di Hamas
Prima il colonialismo si chiamava esportazione di democrazia, oggi si chiama pace
I patrioti italiani hanno deciso ora di concedere al Mossad – agenzia di intelligence dello Stato di Israele – di farsi una scampagnata a Udine insieme alla nazionale di calcio che sfiderà l’Italia il prossimo 14 ottobre, in una delle partite di calcio che rimarranno impresse nel calendario della vergogna della Figc
“Fare cultura a sinistra significa opporsi alla svendita dei beni comuni, rilanciare diritti e pensiero critico, e restituire alla politica il coraggio e la profondità che ha smarrito" dice lo storico dell'arte dell'Università di Firenze, candidato alle regionali del 12 e 13 ottobre per Toscana rossa
Lo storico israeliano Ilan Pappé: Dal collasso del sionismo a una Palestina democratica fondata sulla coesistenza
Rossella Guadagnini -
Lo storico israeliano riceve il Premio Chiarini. Nel suo nuovo libro "La fine di Israele" - che viene presentato il 6 ottobre a Roma - denuncia il genocidio di Gaza ma indica anche, alle nuove generazioni, la possibilità di una pace giusta in Palestina
Il blocco navale è un atto di guerra. A Gaza, Israele lo impone dal 2009 violando norme umanitarie e principi della Carta Onu
La nave Ong bloccata dal decreto Piantedosi resiste: per l’equipaggio “prima viene la legge del mare, non la propaganda politica”.
Le firme che sostengono gli esposti non chiedono favori, ma l’applicazione delle regole comuni













