La questione dell'impatto sulla vita psichica e sui rapporti interumani delle innovazioni tecnologiche, in particolare per le nuove generazioni, pone degli interrogativi nuovi e difficili. Ne parla la psicologa clinica e psicoterapeuta, coautrice del libro "Gaming patologico"
Torniamo più numerosi che mai a lottare per un nuovo ordine d’amore, con la forza di un pensiero nuovo. Il parere della psichiatra e psicoterapeuta Barbara Pelletti
La risposta efficace contro la violenza di genere non è la repressione, ma la prevenzione, che va implementata con più risorse e in modo sistematico. Mentre tutto il Paese si interroga sulle cause dell'uccisione di Giulia Cecchettin, ecco un contributo della psichiatra e psicoterapeuta Irene Calesini
Ad oggi, uno scatto della sinistra, potrebbe essere quello di trovare il coraggio di contrastare attivamente tutta la politica pro-life. E pretendere che lo Stato si interessi alle vite esistenti, investendo sulla prevenzione della malattia e promozione della salute mentale, fin dai primi momenti
Inquinamento, disboscamenti illegali, traffico di rifiuti: sono i crimini ambientali compiuti delle mafie globali con la complicità di aziende che sfruttano canali illeciti. Ma gli strumenti legislativi e tecnologici per fermare il disastro ci sono. Ecco quali sono
Dall’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe emerge un dato preoccupante: non solo i medici che si occupano dei bambini sono sempre meno ma con la riduzione del turn over si perde anche la trasmissione del sapere fra chi va in pensione e le nuove leve
Non dovremmo mai scordare che godere del privilegio di un Ssn pubblico non è affatto scontato. Eppure la progressiva dismissione della medicina territoriale, a vantaggio dei privati, non si è arrestata nemmeno dopo che la pandemia ha evidenziato l’assoluta necessità di potenziarla
In manovra spunta una figura, che senza laurea e dopo soli sei mesi di corso, dovrebbe anche segnalare eventuali casi di depressione post partum. Psichiatri, pediatri, ostetriche, medici di base insorgono
Per molti uomini le donne sono solo oggetto di possesso, adibite alla procreazione e alle cure familiari. Per giustificare questo pensiero “malato” si attribuisce la responsabilità degli stupri alle donne stesse, colpevoli di costumi inappropriati e di esigere la propria libertà, dice la psicoterapeuta Maria Gabriella Gatti. Insomma “il male” sarebbe nel genere femminile che necessiterebbe di un controllo maschile e sociale. Si tratta di un pensiero delirante, vecchio di duemila anni, che impedisce una adeguata reazione “politica e sociale” ed una trasformazione culturale

Marx e Google

Google detiene i “mezzi di produzione”. Ovviamente non sono le fabbriche, ma enormi server e decine di migliaia di esperti che scrivono algoritmi per estrarre e poi organizzare le informazioni e “venderle” a chi serve