Funziona di più l’articolo sdegnato contro un poveraccio che incassa 500 euro al mese con il reddito di cittadinanza che quello su un marchio del made in Italy che risparmia 748 milioni di euro con il fisco
I tre candidati alla segreteria del Pd a chi stanno parlando? Quali sono i “soggetti sociali” del loro messaggio? Senza una risposta chiara non si può affrontare la crisi della rappresentanza
L'astensionismo record rivela la distanza praticamente incolmabile fra istituzioni e cittadini e pone al centro i tanti nodi irrisolti a sinistra
Ora il Pd risolva la sua ambiguità di fondo: voler essere “di sinistra” guardando ai ceti medi, dimenticandosi sempre più di quelli popolari, nell’idea bacata che questi siano marginali e, in definitiva, inglobabili in una prospettiva “progressista” inter-classista a scatola chiusa
A Torino fino al 26 febbraio, mostre, incontri dibattiti, organizzati dai giovani dell'associazione Adass, fondata da Suad Omar. «È anche un'occasione per l'Italia di ripensare il passato coloniale, un passato che si ripercuote a tanti livelli sul presente», dice l'antropologa Cecilia Pennacini

Meloni in disparte

Colei che si è fatta eleggere raccontando l'egoismo come un diritto in nome del patriottismo ora va a frignare per mancanza di collettività in Europa
«Il vulnus più pesante in questa Regione si avverte quando le leggi dello Stato vanno in contrasto con i “valori non negoziabili” (così li definiscono), del personale dirigenziale e sanitario che opera nelle strutture legate al mondo cattolico», dice la candidata alla presidenza del Lazio dell'Unione popolare
Prima delle violenze di cui è stato accusato da alcune suore della Comunità Loyola, padre Marko Rupnik lasciò “macerie” anche a Gorizia. La preziosa e inedita testimonianza di un'insegnante goriziana che ha contribuito all'inchiesta nei confronti del teologo e artista religioso i cui risultati saranno resi noti dalla Compagnia di Gesù entro metà febbraio
Ecco perché il cosiddetto nuovo “Piano Mattei” è ispirato più dalla visione strategica di Eni e del suo amministratore delegato che della presidente del Consiglio
L'anarchico condannato al 41 bis non pretende la libertà ma un trattamento carcerario umano. Non sta esercitando nessun ricatto o violenza nei confronti dello Stato. Questa è una frottola dei postfascisti. Cospito non minaccia, mette in gioco la propria vita