Dopo due anni di governo Meloni la scuola italiana delineata da Giuseppe Valditara è al centro di operazioni demagogiche e strumentali. E al servizio di interessi economici e imprenditoriali che sviliscono l’insegnamento e il diritto alla conoscenza di ragazzi e ragazze
Annabella Coiro: «La Scuola sconfinata, una rivoluzione didattica, culturale e nonviolenta»
Andrea Vitello -
All'Eirenefest, a Firenze, il 28 settembre viene presentato il libro collettaneo edito dalla Fondazione Feltrinelli: «Idee ed esperienze sulla scuola pubblica che adesso ha un urgente bisogno della collaborazione di tutte e di tutti», dice la curatrice
Mentre il ministro svolge il suo intervento uno studente riesce a superare la barriera delle forze dell’ordine e compie un gesto pericoloso di questi tempi: dissente. «Valditara, lei si deve vergognare», urla il giovane al ministro prima di essere portato via con la forza
Impresa, patria e nazionalismo. L’educazione di Valditara non è per niente civica
Pasquale Pugliese -
Le linee guida del ministro sono esattamente l'opposto rispetto alla visione di Aldo Capitini che 60 anni fa scrisse un testo sull'educazione civica come apertura al mondo, alla pace, alla conoscenza dei problemi di tutti i popoli
I Dialoghi sulla salute mentale tra gli studenti universitari e la Fondazione Massimo Fagioli hanno toccato decine di atenei italiani coinvolgendo centinaia di giovani che hanno incontrato psichiatri e psicologi. Se ne parlerà il 6 luglio a Roma alla Festa d'estate della Fondazione
Il nuovo organismo, di cui fanno parte anche Leonardo Spa, Enel e alcune banche, ha l'obiettivo di raccogliere 50 milioni da stanziare per la scuola. Ma un intervento così pervasivo dei privati comporta un riassetto della cultura e del sapere per creare una mentalità diffusa e subalterna, incapace di dissenso
Il revisionismo sui banchi di scuola. La prof di Reggio Emilia che nega la Resistenza
Marco Cosentina -
Una docente ha distribuito agli studenti testi negazionisti sulle partigiane. È un episodio grave che dimostra la necessità di ridare vigore all'insegnamento della storia per contrastare la propaganda delle "verità" social e i tentativi di riscrivere il passato
Politica, economia, società: il “secolo breve” nella sua deriva violenta può essere indagato a scuola attraverso lo studio della figura del segretario socialista. Una chiave di lettura valida anche per capire il presente
Dagli anni della militanza nel Polesine agli ultimi giorni della sua vita, Matteotti si è sempre impegnato per l’istruzione delle classi popolari. Denunciando la fascistizzazione della scuola, a partire dalla politica gentiliana, classista e piegata ai dettami del regime e della Chiesa
Il pacifismo degli studenti che manifestano in tante parti del mondo contro la violenza e la guerra rappresenta un movimento fondamentale per tutta la società, che va ascoltato e non represso