Ad agosto in Molise, a Trivento, dove c’è l’anti-festival Rocciamorgia. È un pronto soccorso artistico che tenta di risvegliare un territorio addormentato in un sonno quieto. Quello dell’Italia interna abbandonata eppure viva per un’idea diversa di mondo
Il potere è nelle mani di pochi ricchi dice Luis Sepúlveda a Left. E avverte: la giustizia sociale è un diritto che si ottiene con uno sforzo collettivo, per conquistarla si vive lottando.
In Siria, quando finirà il conflitto, la pacificazione nazionale non può che passare per l’uscita di scena di entrambi gli artefici della devastazione: il regime di Assad e i fanatici dell’Isis
Il grande Paese centroamericano è a un punto di svolta. I narcos uccidono e il governo Nieto è inerte e colluso. Ma sale la rivolta. «La sinistra vincerà le elezioni nel 2018» preconizza Paco Ignacio Taibo II, il più eclettico e impegnato degli scrittori messicani
" Barcellona è una città di pace", aperta al mondo e solidale", ha scritto il sindaco di Barcellona Ada Colau su twitter, ribadendo che la città non chiuderà le porte dopo questo drammatico attentato terroristico
Pochi mesi prima della scomparsa il grande giornalista e scrittore è stato intervistato sul suo libro “Mio nipote nella giungla”. «A lui dico dico dell'importanza dell'onestà, che è prima di tutto onestà, responsabilità verso se stessi» diceva
Dal People’s Party Usa all’elezione di Donald Trump, dalla Brexit alla Francia di Marine Le Pen. E poi i nostri tre populismi (Berlusconi, Grillo e Renzi). Il sociologo racconta le caratteristiche dei populismi. Che hanno un’origine: la sinistra che ha abbandonato gli strati più deboli della società

Un tipo sinistro

Breve vademecum sul presunto progressismo di papa Francesco
«Inchieste, approfondimento, i lettori chiedono informazione seria. L'intrattenimento non produce profitto, c'è troppa concorrenza e alla fine finisci solo per riciclare spazzatura», racconta a left il giornalista e amministratore delegato del New York Times
Da un lato c’è la scuola dei tagli, dei ministri con le loro riforme caotiche, del disagio che cresce di studenti e insegnanti. Dall’altro c’è quella inclusiva, un posto dove stare bene e studiare. Il maestro ed educatore di Giove (Terni) dice come dovrebbe essere la scuola che «serve per essere liberi nel pensiero»