Cominciamo il racconto di questo viaggio dalla fine, dal 4 luglio scorso, giorno in cui abbiamo attraccato nel porto di Barcellona con le due imbarcazioni della Ong Open arms (Astral e Open arms) con a...
Io non so se avete avuto l'occasione di guardare gli occhi di Josefa, l'unica persona viva sulle macerie del barcone ritrovato dalla Ong Open Arms in mezzo al mare, con a fianco una donna e...
L'ex dirigente del movimento operaio adesso animatore a Caserta delle Piazze del sapere ha scritto Una vita per i diritti. La cultura e lo sviluppo locale. Un viaggio nel passato ma anche un programma di resistenza e di rilancio
Ha 43 anni ed è la prima donna di origine afroamericana a guidare la città per il partito democratico. La sua politica è decisamente anti Trump
«Bombe italiane vengono usate in Yemen. Da anni denunciamo l'esportazione illegale di armi alla coalizione saudita impegnata nella guerra civile in Yemen». Da qui l’appello: «Fermiamo il massacro saudita» perché «i bambini continuano a morire,...
Le ultime notizie dalla libera Repubblica italiana di Bengodi sono imperdibili perché ci riportano indietro nel tempo, quando elementi del governo erano ridicolizzati (anche a ragione, intendiamoci) con sdegno, energia, tutti in coro: vi ricordate...
Per la prima volta nella storia malese un ex primo ministro, Najib Razak, finisce sotto processo. Rischia 20 anni di carcere. In ballo c’è la gestione di un fondo di Stato che coinvolge una rete di poteri forti internazionali. E alle elezioni si registra la sconfitta dell’Umno, il partito al governo dal 1957
La politica dei porti chiusi vissuta a bordo della nave della Ong spagnola che il 29 giugno non venne fatta intervenire mentre un’imbarcazione stava naufragando. E un centinaio di persone sono scomparse in mare. Intanto a Roma si fa finta di non sapere cosa succede nei lager libici
«Non basta esorcizzare con degli slogan la politica del governo, bisogna capire cosa abbiamo di fronte, un fenomeno nuovo», dice Massimo D'Alema a Left. Servono più capacità di analisi e proposte per «rimettersi all’opera». A partire dall’immigrazione
Il silenzio dei giovani poeti su Madiba è un sintomo della sfiducia delle nuove generazioni verso il Paese che lui portò dall’apartheid alla democrazia. Da presidente non ha saputo avviare un reale processo di equa distribuzione della ricchezza e oggi il Sudafrica è ancora diviso