Le prime alla Scala e nei maggiori teatri del mondo ora sono alla portata di tutti. In diretta, sul grande schermo, nelle sale di molte città.
Storie d’Italia, negli anni della dolce vita. Per decenni in un cassetto, vede la luce L’Italia esplode, un diario sul 1952 scritto dalla giornalista che rivoluzionò la cronaca. Con brio e freschezza.
Politiche del rigore o per la crescita? Linea dura con Putin o dialogante? Protagonisti sul Mediterraneo o spettatori? L’Ue cerca una strada per uscire dalla crisi economica e politica in cui si è cacciata. Tra mille dubbi e poca incisività.
Il governo Renzi annuncia lo stop al consumo del suolo ma con lo Sblocca Italia va in direzione opposta. I Comuni continueranno a usare gli oneri di urbanizzazione per “fare cassa”. A danno dell’ambiente, del paesaggio e dei servizi ai cittadini.
La giunta leghista di Zaia celebra la “famiglia naturale”. Ma la realtà italiana è un’altra. Coppie di fatto, un esercito di single, divorzi boom e unioni gay. La società cambia e i diritti sono ancora per pochi.
La sociologa da anni indaga su quella che definisce: una costruzione umana sociale e legale variabile nel tempo. Un terreno di scontro per i legislatori, in ritardo rispetto alla vita dei cittadini.
La politica marginalizza chi combatte la disonestà, uccide la partecipazione critica. E non controlla più i suoi uomini. Così si aprono le porte a mafie e corruzione. Il j’accuse di Nando dalla Chiesa. Rileggendo Gramsci.
L’Italia sarà davvero l’ultima nazione europea a riconoscere lo Stato di Palestina? Superati anche dal Portogallo. Oltre che da Gran Bretagna, Francia, Spagna, Danimarca, Belgio, Irlanda, Svezia. Inutile trincerarsi dietro l’intasamento di leggi da discutere in Aula. O far riferimento a pratiche, vere o presunte, ostruzionistiche che allungano a dismisura i tempi dei dibattiti. Scuse, per l’appunto.
La musica è ridotta a mera competizione. E manca chi sottolinea la creatività, dice l’incantautrice.
Dopo anni di oblio il termine “indipendente” potrebbe tornare ad avere un senso. Parola del frontman degli Afterhours.