Le nuove Indicazioni scolastiche cancellano la pluralità delle voci. Fanon, Said e Mbembe avevano già smontato l’egemonia eurocentrica e aperto a una memoria globale. Sono più attuali che mai
Nel trentennale del genocidio dei bosgnacchi a Srebrenica, lungo la strada per Potočari ci sono centinaia di ritratti di civili serbi uccisi. Una provocazione che distorce la storia mentre l’Europa volta ancora lo sguardo
Dall’oblio alla memoria. Una testimonianza sulla deportazione fascista degli etiopi all’Asinara
Gabriella Ghermandi e Maria Pia Guermandi -
Tra il 1937 e il 1939 Mussolini fece deportare in Sardegna 374 cittadini etiopi. Ottant’anni dopo, in un convegno, il racconto dei loro discendenti
Sant’Anna di Stazzema: la storia di Genny che a 23 anni sfidò i nazifascisti per salvare suo figlio [gallery]
Valerio Pagni -
Il ricordo del figlio uno dei pochissimi superstiti della strage ancora in vita
Giuliano Turone: La matrice della Strage di Bologna è accertata. Chi sostiene che furono i palestinesi è abituato a mentire diecimila volte al giorno
Federico Tulli -
A colloquio con l'ex Pm che nel 1981 scoprì la lista degli iscritti alla P2 fondata da Licio Gelli. Il capo della loggia eversiva è stato individuato all'ultimo processo sulla Strage di Bologna come il finanziatore dei terroristi neri esecutori dell'attentato
Bologna 1980: Il processo che ha fatto luce sulla matrice neofascista e piduista della strage ora diventa memoria visiva
Antonella Beccaria -
Il processo ai mandanti del più grave attentato del dopoguerra diventa archivio audiovisivo accessibile: 450 ore per vedere, sentire e comprendere una verità a lungo occultata
Con il saggio L’orchestra di Goebbels, il giornalista Giovanni Mari completa una trilogia dedicata al criminale della manipolazione nazista e avverte: «Le tecniche di Goebbels non sono morte, si sono trasformate. Tocca a noi riconoscerle e resistere»
Ignazio Veca ricostruisce il ruolo che ebbe il Discorso del Rabbino nel fomentare l’antisemitismo. Il suo libro inaugura la nuova collana “Falsi e impostori” de Il Mulino
Il nuovo libro dello storico Davide Conti è un prezioso contributo per comprendere come la democrazia italiana sia stata compromessa da un potere autoritario sopravvissuto nel dopoguerra dietro la maschera dell’anticomunismogi
Sono passati trent’anni ma c’è ancora chi nega i crimini compiuti nella zona demilitarizzata sotto il controllo delle forze di protezione dell’Onu per la ex Jugoslavia






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