Libertà per Öcalan, il leader curdo che ha sempre lottato per l’emancipazione delle donne
Giovanni Russo Spena -
Il fondatore del Pkk è in carcere in Turchia dal febbraio 1999, in condizioni di detenzione inumane di totale isolamento. Intanto Erdogan torna a colpire i curdi e l'esperimento di confederazione democratica, ecologista e femminista del Rojava
Al Consiglio di sicurezza nessun contrario e tre astenuti (Usa, Russia, Gran Bretagna) per una intensa pausa umanitaria. Netanyahu chiede prima il rilascio degli ostaggi. Dunque le armi non tacciono. Per la pace e la giustizia in Palestina serve intensificare l'iniziativa diplomatica e una profonda riflessione. Ne discutiamo a Roma il 18 novembre
Nella cover story di Left proponiamo nuove inchieste, interviste, approfondimenti su quel che sta accadendo in Palestina e in Israele, dove - sfuggendo alla logica tribale del dente per dente brandita da Netanyahu - cresce l’onda dei giovani obiettori di coscienza, di cui nessuno parla sui media mainstream. Ma il nostro compito va oltre la cronaca e la denuncia per quanto urgentissime. Così proviamo a sollevare domande radicali: davvero la guerra è l’unica soluzione? Oppure come diceva Gino Strada e, come noi pensiamo, la guerra è disumana e va eradicata dalla storia?
Fonti informate rivelano al "Washington Post" che fu un ufficiale militare ucraino a coordinare l'attacco al gasdotto sotto il mar Baltico. Una notizia che dice molto dei giornalisti, degli intellettuali e dei politici nostrani che su Nord Stream hanno sparato cannonate su chi esponeva dei dubbi
Il presidente Lula lavora perché si trovi un consenso alle Nazioni Unite ad una risoluzione per «sbloccare la situazione in Medio Oriente»
Cile, Venezuela e Cuba hanno richiamato i loro ambasciatori
La conferenza di Parigi è stata solo un gesto simbolico, denuncia Oxfam. Intanto a Gaza milioni di civili sono allo stremo e stanno subendo una punizione collettiva: in media un bambino rimane ucciso ogni 10 minuti e interi quartieri sono ridotti in macerie
L'economia israeliana ha sempre beneficiato di una manodopera palestinese a basso costo, sfruttata e senza diritti, soprattutto nel settore agricolo ed edilizio. Dietro lo scontro politico militare in atto si può leggere anche il tentativo di garantirsi nel tempo il controllo e l’accesso alla forza lavoro di cui ha bisogno?
Nella cover story proponiamo nuove inchieste, interviste, approfondimenti su quel che sta accadendo in Palestina e in Israele, dove - sfuggendo alla logica tribale del dente per dente brandita da Netanyahu - cresce l’onda dei giovani obiettori di coscienza, di cui nessuno parla sui media mainstream. Ma il nostro compito va oltre la cronaca e la denuncia per quanto urgentissime. Così proviamo a sollevare domande radicali: davvero la guerra è l’unica soluzione? Oppure come diceva Gino Strada e, come noi pensiamo, la guerra è disumana e va eradicata dalla storia?
Nel cuore di Kiev la mostra Spazi, limiti, confini invita a guardare al futuro. Agli artisti è stato chiesto di raccogliere la sfida, innovando il loro linguaggio, allo scopo di rappresentare una realtà radicalmente nuova. Poco oltre un gruppo di artisti ha trasformato un istituto tecnico militare in fucina creativa, facendone un laboratorio- rifugio
La detenzione di 20 mesi nelle carceri di al-Sisi, la difesa dei diritti umani dei palestinesi, il libro appena pubblicato “Sogni e illusioni di libertà”: Patrick Zaki si racconta. Dalla resistenza in prigione all’impegno civile che non è mai venuto meno












