La vicenda di come la politica italiana stia declinando qui da noi ciò che accade negli Usa è altamente indicativa di una messa in scena che sembra avere preso il sopravvento sulle responsabilità di governo. Alcuni membri...
Il governo ha due strade davanti a sé. Fare un provvedimento serio di emersione dal lavoro nero per gli stranieri. E si può fare subito con il contributo del Parlamento quando il decreto sarà convertito in legge. Oppure scrivere l’ennesima pagina di teatro sull’immigrazione
In un momento di grandissima difficoltà, laddove l’aiuto dello Stato avrebbe dovuto essere decisivo per salvare vite umane, sprofondate d’improvviso in un abisso di povertà, si è continuato a “fare differenze”
Una striminzita sanatoria non abolirà lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. Restano irrisolte le sue cause strutturali: l’assenza di trasporti, alloggi e collocamento per i braccianti e lo strapotere dei supermercati. Ecco cosa (non) ha fatto la ministra Teresa Bellanova
Braccianti, movimenti, associazioni e cittadini di sinistra chiedono da tempo la revisione della Bossi-Fini, lo stralcio del decreto Minniti-Orlando e dei decreti Salvini. E una vera sanatoria per tutti i sans papier
La regolarizzazione di braccianti e colf stranieri, prima che un’esigenza economica, è una questione di civiltà
Sulla sanatoria per i braccianti stranieri si sta consumando un dibattito assurdo: i "difensori della patria" non vogliono la regolarizzazione, ma allo stesso tempo non si trovano italiani disposti a lavorare in agricoltura
Seguendo la sola logica inumana del mercato, e non per una questione di civiltà, il governo apre a una sanatoria ad hoc: per lo stretto numero necessario e a tempo. Servono in fretta 300mila persone da mandare nei campi per evitare che si brucino i profitti dell’industria agroalimentare
In che modo, da quando l’Italia è zona rossa, è garantito il diritto alla salute dei migranti forzati? Essendoci l’obbligo di restare nei Centri di accoglienza come si fa ad accedere a cure generiche o all’assistenza ginecologica o psichiatrica? Ne abbiamo parlato con gli operatori del centro Samifo della Asl Roma 1
«Dopo l’incendio doloso al magazzino delle ong che operano sull'isola - racconta Elena De Piccoli, attivista - abbiamo detto ai poliziotti di sentirci minacciati. Ci hanno risposto che non potevano far niente»