Giorgia Meloni già scaldava la penna per firmare oggi il fatidico memorandum con l'Albania. Ma la Corte costituzionale albanese ha sospeso la ratifica dell'accordo che prevede in terra albanese due Cpr per migranti soccorsi da navi italiane. I ricorsi sostengono che l'intesa viola la Costituzione e il diritto internazionale
L’accordo stipulato tra Giorgia Meloni e il presidente Edi Rama prevede l’apertura in terra albanese di due centri per i migranti soccorsi da navi italiane. È una operazione costosa e mette a rischio i diritti umani. È pura propaganda per le Europee del 2024
I centri di permanenza per il rimpatrio di persone migranti, su cui punta tanto il governo Meloni, risultano inefficaci. Dal 2017 si rimpatria di meno, a costi più alti e in maniera sempre più coercitiva. Una ricerca condotta da ActionAid e Università di Bari evidenzia, dati alla mano, la disumanità e l’inutilità di queste strutture detentive destinate a chi non ha commesso alcun reato
«La madre di tutti i problemi è il mancato riconoscimento del diritto alla mobilità dai Paesi afroasiatici», dice Gabriele Del Grande che nel suo nuovo libro documenta come in un secolo l’Europa abbia prodotto un sistema di “apartheid in frontiera”. E una scia di sangue nel Mediterraneo e nei deserti africani
Nei tg ormai melonizzati dei naufragi di migranti si parla con focus sui salvataggi dimenticando i morti e i dispersi. Spaventosa è la cura con cui ci si impegna a normalizzare l’orrore perché non attecchisca nella coscienza collettiva
Lo Stato a Crotone getta la maschera e come dice l’avvocato Francesco Verri “a Crotone sta mostrando al mondo il suo volto più impietoso e cattivo”, anche negando il risarcimento alle famiglie delle vittime
La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha smontato la ridicola sentenza di primo grado del Tribunale di Locri che aveva aizzato una masnada di razzisti, giornalisti con più bile che cultura giuridica, liberali pelosi... Ora crollano tutti quelli che aspettavano con il sangue tra i denti che a cadere fosse Mimmo Lucano
Il trattenimento in quanto misura di privazione della libertà personale è legittimamente realizzabile soltanto in presenza delle condizioni giustificative previste dalla legge. Anche la Corte di Cassazione ha stabilito che “la normativa interna incompatibile con quella dell’Unione va disapplicata dal giudice nazionale”
Il rispetto dei diritti più elementari resta fuori le sbarre dei Cpr. E il governo Meloni ne vuole costruire altri allungando fino a 18 mesi il periodo di trattenimento delle persone, incarcerate senza aver commesso reati
Il naufragio del 3 ottobre 2013 è ancora una ferita aperta a Lampedusa. I pescatori hanno davanti agli occhi i salvataggi e le centinaia di vittime di quella notte terribile. E l’hotspot continua a documentare, giorno dopo giorno, l’odissea dei migranti arrivati dal mare