Nello stesso giorno, il femminicidio di Lunghezza e la discussione sulla riforma della legittima difesa. Uno di quei giorni in cui unire i puntini e arrivare alle più giuste conclusioni
Mentre al Senato si insedia la commissione che dovrà decidere dell'impeachment della Presidenta, Dilma Rousseff vola a New York per denunciare i "golpisti" che vogliono destituire il suo governo
«Ve lo diranno i tre leader» dice Bertolaso, lasciando così intendere che lui obbedirà e che i tre leader sono Berlusconi, Salvini e Giorgia Meloni. Il nodo delle candidature del centrodestra a Roma non è però ancora sciolto. Queste sono le ore decisive
Ieri Roma ha imboccato una di quelle strade che porta perdutamente all'istituzionalizzazione della mafia quando si fa più credibile dello Stato per di più in un'aula di giustizia
Due senatori verdiniani (quindi in maggioranza) volano al Cairo e in Tv spiegano, parlando con un imprenditore sodale di Mubarak, che le autorità egiziane non c'entrano con la morte di Giulio. Per loro è tutta una manovra per colpire le relazioni economiche tra Italia ed Egitto
Ha cercato di intralciare in tutti i modi l'indagine del processo sulla trattativa Stato-Mafia. Non ne ha contestato il merito o messo in dubbio la consistenza: no, ha rilasciato una testimonianza che rasenta l'omertà ed è...
Pd e 5 stelle si beccano sull’inchiesta livornese che coinvolge la giunta Nogarin e anche gli ex amministratori Pd. Per i democratici il Movimento si scopre così, all'improvviso, più garantista
Renzi - e soprattutto i suoi - festeggiano la vittoria del referendum, felici del fatto che gli italiani non votino più. Ma il dato della sconfitta del fronte del Sì può essere letto in due modi. E uno non è proprio favorevole al premier
Matteo Renzi in televisione, alla chiusura dei seggi, è apparso con tutta la ferocia di chi per governare ha bisogno di nutrire il proprio risentimento
Esplode la primavera, ma un vento gelido soffia su Palazzo Chigi. Renzi ripete che sul referendum costituzionale si gioca la testa e, alla Camera, le opposizioni lo lasciano solo. Il presidente della Consulta lo corregge e dice che si deve votare al referendum di domenica; anche Mattarella fa sapere, sottovoce, che andrà alle urne. Così, se il 17 aprile il quorum dovesse mancare, la scarsa partecipazione sarebbe colpa del premier e se invece il referendum avesse ragione, il suo successo sarebbe una sconfitta