La vita lavorativa aumenta e con essa le forme di sfruttamento e di precariato. Per non dire della disoccupazione. Per questo la diminuzione dell’orario di lavoro a parità di salario è un tema decisivo
Delfini che fanno evoluzioni nei porti. Lepri e cigni a passeggio lungo le strade. Rinomate spiagge, località turistiche e parchi urbani, sempre affollati, improvvisamente deserti. L’economia è vitale, ma quando tutto ripartirà non siano sacrificati come sempre i territori
Si moltiplicano le voci di chi, Draghi in testa, invoca l’intervento dello Stato affinché si accolli le perdite del settore privato. Sorge spontanea la domanda: l’unico scopo è il salvataggio ad ogni costo del sistema? Oppure si conviene che è arrivato il momento di cambiare rotta?
Quale Europa dopo la pandemia? Cosa si può fare e gli errori da non ripetere, specie in Italia
Guido Marinelli -
Alcune proposte per guardare con fiducia al "dopo"
Le banche devono emettere moneta senza vincoli, ha detto l’ex presidente della Bce, finora un paladino dell’ortodossia. Da qui la necessità di una revisione dei trattati vigenti dell’Ue
Une crise bien pire que celle de 2008 éclatera dans le Vieux Continent. Au niveau des politiques monétaires et fiscales, l’UE fait son possible. Mais cela ne suffira pas. Pour faire repartir la production et éviter la faillite de l’Italie, un mouvement décisif vers des formes de fiscalité partagée est nécessaire
La pandemia Covid-19 segna una discontinuità epocale nel nostro sistema socio-economico. In attesa di conoscere meglio le mosse dell'Europa, l'Italia deve lavorare a risposte autonome per assicurare a tutti una protezione sociale e garantire la tenuta dei conti
Il lockdown rafforza lo strapotere dei big del digitale. E questa non è una bella notizia
Andrea Ventura -
Per Amazon, Facebook, Netflix e le altre sorelle di Big tech la pandemia è un'occasione per ampliare i propri business. Mettendo a rischio la sopravvivenza di attivita "tradizionali" e la tutela della nostra privacy
Gli effetti della pandemia di coronavirus, come la crisi economica del 2008, falsificano la teoria secondo cui gli automatismi del mercato debbano governare l’economia. Oggi più che mai è dimostrato che il benessere e la qualità della vita dipendono in primis da uno Stato che funziona
L’uomo economico, idea di natura umana dominante in Occidente, è tra le più grosse bufale del nostro tempo e resiste sin dal Settecento. Eppure già nell’Ottocento antropologi, archeologi, storici hanno mostrato la totale infondatezza della visione dell’uomo come soggetto razionale mosso solo dal proprio interesse personale













