Dopo gli attentati degli ultimi giorni una riflessione sulle ultime notizie e su come reagiamo a quello che accade a partire da quello che è successo a Beirut e poi a Parigi
L’allarme di Amnesty e Human Rights Watch: dopo Parigi una politica europea vera per i rifugiati
Martino Mazzonis -
Due rapporti delle organizzazioni globali per i diritti umani dettano l'agenda alle istituzioni europee. Più coordinamento, superamento del sistema Dublino e non affidarsi a Paesi terzi dove si violano i diritti umani
Ecco cosa ha disegnato un fumettista di Charlie Hebdo dopo il secondo attentato di Parigi
Giorgia Furlan -
Dopo gli attacchi terroristici di venerdì 13 novembre a Parigi, il fumettista di Charlie Hebdo, Joan Sfaar ha pubblicato sul suo account Instagram questa serie di vignette
Sportivi, di origini italiane, neoliberisti: chi sono i contendenti alla presidenza argentina
Tiziana Barillà -
Domenica 25 ottobre si svolgeranno le elezioni in Argentina per eleggere il successore della “presidenta” Cristina Fernandez de Kirchner. I tre candidati in cima ai sondaggi sono tutti di origine italiana
Approfittando di Parigi, ministri bulgari, polacchi e ungheresi tornano a denunciare i piani europei sulla redistribuzione dei rifugiati. Oxfam denuncia Sofia: maltrattamenti sulle persone in fuga. E i governatori repubblicani si rifiutano di accogliere i siriani in fuga. Negli anni '30 l'opinione pubblica Usa non voleva nemmeno gli ebrei
Una nuova puntata del diario da Parigi. Le scuole di alcuni quartieri di Parigi hanno quasi la metà degli alunni ha origini straniere e andare al catechismo è esotico come fare il ramadan. È questo che i terroristi vogliono attaccare
Cosa dicono gli editoriali dei quotidiani francesi (e non solo) della chiamata alle armi del presidente francese
La Francia non si ferma, da lunedì le scuole hanno riaperto nonostante lo stato di emergenza e ai bambini è stato spiegato cosa è successo
In Francia l'anno scorso sono stati sequestrati 80 kalashnikov. E in Belgio è record di armi andate perdute o rubate. «In certe aree attorno a Marsiglia i regolamenti di conti si fanno a colpi di arma automatica»
Cresciuto a Bruxelles, non è un figlio delle banlieue difficili. Ha combattuto in Siria ed è entrato in Europa almeno una volta per poi tornare a combattere con ISIS