Dopo essere stato salvato in mare, Afana Bella Dieudonne in Italia ha conseguito tre lauree (di cui l'ultima in Relazioni internazionali e studi europei) ed è amministratore delegato in una cooperativa
Rut Kurkiewicz da oltre sei mesi documenta quotidianamente le violenze e i soprusi compiuti dalla polizia polacca e da quella bielorussa nei confronti dei profughi non europei ammassati al confine tra i due Paesi: «Non c’è aiuto sistematico ma razzismo sistematico»
Continua la strage dei migranti nel Mediterraneo: decine di morti e dispersi negli ultimi giorni secondo quanto hanno dichiarato l'Organizzazione internazionale per le migrazioni e le autorità tunisine
La spiazzante crudezza di un sistema di potere, di cui Mario Draghi è la massima espressione, che per tutelare gli interessi di una élite sta facendo piazza pulita dei principi della Costituzione, messa a nudo da Tomaso Montanari nel suo nuovo libro "Eclissi di Costituzione". Ne anticipiamo un brano
Vicino alla città ucraina di Lutsk c'è un centro di detenzione per migranti finanziato anche dall'Unione Europea che sembra continui a trattenere un numero non precisato di migranti nonostante la guerra. Situato in una pineta...
Dopo ore di interrogatorio, le autorità bosniache espellono sei attiviste italiane. Ancora una volta l'Europa dei muri criminalizza chi è colpevole di soccorrere i migranti
Frantumato dalle politiche scellerate di Salvini, il sistema di accoglienza non è in grado di provvedere a pieno alle esigenze dei profughi ucraini. Con il decreto Ucraina bis Draghi ha messo una toppa da 348 milioni di euro. Ma restano irrisolti i problemi strutturali, fondato com’è sulla xenofobia verso i “non bianchi”
Dopo essere stato respinto verso la Libia a bordo di una nave italiana, Malik ha vissuto in quei lager per migranti finanziati dall'Italia. Adesso chiede giustizia. Ma il nostro Paese si gira dall'altra parte
Alle frontiere della Polonia i profughi ucraini vengono giustamente fatti passare. E gli altri? Niente. Quelli che scappano da guerre che non consideriamo "nostre" rimangono respinti. Nel silenzio complice di Ue e Italia
Dalla Gran Bretagna alla Serbia, dalla Spagna alla Grecia. Un team di ricercatori europei ha analizzato le condizioni di vita nei centri per il rimpatrio dei migranti durante la pandemia nei Paesi dell’Ue e non solo. «Sono strutture da abolire, servono solo come spauracchio»