Il tempo della commozione è finito. «Nessuno ci venga a parlare di accogliere decine di migliaia di afghani», dice Matteo Salvini. E qui si torna al punto di partenza: le regole di quest'epoca impongono di empatizzare solo con quelli che non possono turbare il nostro quotidiano
I trent’anni di emigrazione albanese in Italia e in Europa hanno molti volti. Oltre un milione di persone ha lasciato il Paese e l’esodo continua, non più via mare e in maniera “irregolare”, al ritmo di 70mila l’anno. Ma il ricordo della vergognosa “accoglienza” che ricevettero dal nostro Paese l’8 agosto 1991 resta indelebile
Le compagnie ittiche straniere hanno sfrattato dalle coste dell’Africa subsahariana occidentale i pescatori locali. Ora le loro piccole barche da pesca servono a portare migliaia di disperati dalle coste dell’Africa fino alle isole spagnole delle Canarie in una traversata che è un azzardo con la morte
Per il quinto anno la Camera ha deciso di finanziare le combriccole criminali libiche subappaltando i confini, legittimando le violenze e calpestando i morti
La raccolta firme, promossa dal primo giornale online redatto esclusivamente da ragazze e ragazzi immigrati, ha già raggiunto le 17mila sottoscrizioni
Basta sfruttamento e morti sul lavoro. I lavoratori migranti, gli invisibili, si mobilitano in Calabria
Tentativi di speronamento, colpi di armi da fuoco, lancio di bastoni. Grazie al video di Sea Watch si capisce bene il concetto di "soccorso" della Libia, il "partner" così caro al nostro governo. Che si sta preparando a rifinanziare la cosiddetta guardia costiera libica...
Sono sempre più in Italia i progetti di formazione di personale, specialistico e non, al lavoro con i migranti e all’uso della mediazione linguistico culturale, oltreché all’integrazione di tale strumento nelle Asl. Ne parliamo con la psichiatra e psicoterapeuta Rossella Carnevali del Centro Samifo della Asl Roma 1
La Fondazione era nata per rendere Riace il paese dell’accoglienza. Ora «ci hanno persino tolto la luce» dice l'ex sindaco calabrese, replicando a chi in passato lo aveva accusato di lucrare sull'immigrazione. «Il nostro messaggio umano e politico - aggiunge - viene ancora ostacolato dalla politica»
Oltre duecento persone a Torino sono scese in piazza per chiedere giustizia per il giovane guineano morto suicida nel Centro di permananza per il rimpatrio di corso Brunelleschi