«I movimenti nonviolenti sono presenti (anche se minoritari) sia in Russia, Bielorussia e in Ucraina, sono i nostri interlocutorie con loro sosteniamo gli obiettori di coscienza, disertori, renitenti alla leva che non vogliono combattere con le armi, che spezzano i loro fucili», dice Mao Valpiana, che all'Eirenefest di Roma presenta la campagna obiezione alla guerra, per dare aiuto concreto ai giovani che rifiutano l’arruolamento
Ecco chi è "l'uomo forte della Cirenaica" con cui tratta il governo Meloni per "contenere le partenze" dei migranti dalla Libia, che è la formula diplomatica per condonare le illegittime detenzioni e le violenze
I trent'anni dalle bombe del 1993, le tragedie dell'immigrazione come i naufragi di Cutro e Lampedusa. Sono questi i temi del festival "Mediterraneo. Crocevia di mafie, migrazioni, sogni” dal 21 al 25 giugno a Lamezia Terme, in Calabria
Il provvedimento del governo Meloni sull'immigrazione, in attesa del voto finale alla Camera, è l'ultimo atto di politiche migratorie nazionali ed europee disumane. Ne ripercorre la storia Flore Murard-Yovanovitch autrice insieme a Fulvio Vassallo Paleologo del libro di Left "Rari nantes"
Il ministro Sangiuliano ha perso la causa contro lo scrittore perché in questo Paese - per fortuna - ci si può ancora permettere di collegare le persone, i fatti, le provenienze culturali e politiche. Sangiuliano ha perso perché spesso tocca agli scrittori, agli intellettuali o agli attivisti svolgere il ruolo che dovrebbe essere dei giornalisti
La globalizzazione ha reso ricco il mondo dei Paesi emergenti e ora né il “friendly shoring” (fare affari solo con i Paesi amici) ventilato dagli occidentali né le sanzioni a Mosca - di cui è colpito anche chi fa affari con la Russia – sembrano spaventarli
Ancora non partono i lavori della Commissione antimafia. Così da fuori possiamo ammirare una legislatura con i sacchi pieni di soldi del Pnrr che ritarda l'attività dell'organo che dovrebbe tenere d'occhio l'infiltrazione mafiosa
illustrazione di Fabio Magnasciutti
Racconteremo questo ultimo Primo maggio per un governo che vorrebbe spedire i giovani a lavorare nei campi in nome della difesa della Patria e non è riuscito a convincere i suoi parlamentari di maggioranza a rinunciare al ponte delle vacanze, andando sotto in Parlamento. È un contrappasso violento che squarcia l'ipocrisia di gente che non ha mai lavorato e che discetta di lavoro.
La risoluzione sullo scostamento di bilancio prevista nel Documento di economia e finanza è stata bocciata alla Camera. «Nessun problema politico, è che i deputati o non sanno o non si rendono conto», ha detto il ministro Giorgetti. Invece è un problema politico, eccome. Un nostro problema
Con la telefonata di Xi a Zelensky la Cina si muove da protagonista anche nello scenario di guerra ucraino. In Europa solo Macron sembra vedere che la nostra subalternità agli Usa ci impedisce di prendere forti iniziative diplomatiche per la pace