La Corte costituzionale nel 2014 aveva bocciato la legge Calderoli perché antidemocratica. La nuova legge elettorale, nella proposta di riforma del premierato, avrà conseguenze ben più gravi
Toglie ancora più autonomia al Parlamento, riduce il ruolo del presidente della Repubblica a quello di un notaio. Il premierato è una riforma “eversiva” rispetto alla nostra Costituzione? La parola ai costituzionalisti Giovanni Russo Spena e Gaetano Azzariti
Con il disegno di legge sul premierato voluto dalla destra si alterano gli equilibri costituzionali e si riduce il pluralismo, mettendo a serio rischio la tenuta democratica del Paese
La riforma su cui questa maggioranza rischia di schiantarsi svilisce il Presidente della Repubblica a una mera figura cerimoniale utile per tagliare nastri e servire prosecco e pasticcini. Se ne è accorto anche lo storico esponente di Forza Italia