Dopo la morte ingiusta e violenta di Giulia (l’ennesima purtroppo) per opera di un uomo, il suo ex ragazzo, siamo tutti molto tristi, amareggiati ma anche molto indignati per quello che sentiamo ogni giorno in televisione e leggiamo sui giornali. Oggi le manifestazioni organizzate da Nonunadimeno a Roma e a Messina
«Le donne devono ritrovare quella sensibilità che fa vedere quello che c’è oltre un buon comportamento, come anche oltre a delle parole d’amore. Bisogna andare oltre quel discorso falso e ipocrita che per esempio ti fa dire “io amo tanto le donne” quando non è vero per niente», diceva lo psichiatra dell'Analisi collettiva parlando di prevenzione
La risposta efficace contro la violenza di genere non è la repressione, ma la prevenzione, che va implementata con più risorse e in modo sistematico. Mentre tutto il Paese si interroga sulle cause dell'uccisione di Giulia Cecchettin, ecco un contributo della psichiatra e psicoterapeuta Irene Calesini
Non accettando di stare al suo posto la sorella di Giulia ha rinunciato al ruolo assegnato al suo genere (rassicurare) e ha deciso di occupare spazio (in questo caso mediatico) che taluni maschi vivono come uno scippo
Il definanziamento della sanità pubblica avrà gravi ricadute anche sui servizi psichiatrici. E poco importa se è sempre più lunga la scia di violenze su donne e bambini, e dei femminicidi, tra cui quello della psichiatra Capovani avvenuto sul luogo di lavoro. L’unica risposta del governo è la militarizzazione dei territori. Ne parliamo con lo psichiatra Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil medici
Non solo Palermo e Caivano. La violenza sulle donne è una piaga sociale ma il governo Meloni risponde minacciando il carcere per i minori di 14 anni e colpevolizzando le vittime. Ne parliamo con la psichiatra e psicoterapeuta Francesca Fagioli: «Il carcere è un colossale errore. Quello che non si dice mai è che senza una devianza psicologica, senza una crisi psicotica non si può arrivare a compiere fatti di questo tipo»
La risposta efficace contro la violenza di genere non è la repressione, ma la prevenzione, che va implementata con più risorse e in modo sistematico
Per molti uomini le donne sono solo oggetto di possesso, adibite alla procreazione e alle cure familiari. Per giustificare questo pensiero “malato” si attribuisce la responsabilità degli stupri alle donne stesse, colpevoli di costumi inappropriati e di esigere la propria libertà, dice la psicoterapeuta Maria Gabriella Gatti. Insomma “il male” sarebbe nel genere femminile che necessiterebbe di un controllo maschile e sociale. Si tratta di un pensiero delirante, vecchio di duemila anni, che impedisce una adeguata reazione “politica e sociale” ed una trasformazione culturale
Anna Scala è stata uccisa dal suo ex compagno, che lei aveva denunciato per stalking. Yana Malayko dal suo ex fidanzato. Non si ferma l'inaccettabile stillicidio di femminicidi e violenze contro le donne. Ma quali sono le cause, le radici culturali e patologiche? E soprattutto come fermare la violenza e prevenirla? Lo abbiamo chiesto agli psichiatri e psicoterapeuti Irene Calesini e Massimo Ponti
In Italia si stimano oltre 500 infanticidi dal 2000 ad oggi, dopo i quali molte donne si suicidano ed altre trascorreranno il resto della vita in carcere o in strutture psichiatriche. In alcuni Stati Usa addirittura è prevista la pena di morte. Restiamo basiti, in un mondo che preferisce pensare alla pericolosità piuttosto che alla malattia mentale o a scardinare il culto della madre amorevole