L’obiettivo è colpire le lotte sociali e sindacali e disciplinare categorie di persone considerate pericolose o sgradite: dai lavoratori sfruttati della logistica a chi reagisce all’emergenza abitativa
Le azioni di protesta nonviolenta e la disobbedienza civile di attivisti ecologisti e dei movimenti per l’ambiente rientrano nell’esercizio delle libertà sanciti dalle convenzioni internazionali a cui l’Italia aderisce. Ma ora c’è un “salto di qualità” nelle politiche repressive
La sicurezza non c’entra, siamo al “diritto penale del nemico”. Gli immigrati e i richiedenti asilo senza permesso di soggiorno vengono persino privati di una carta Sim per il cellulare. Se poi manifestano dissenso nei Cpr o negli hotspot sono puniti con anni di reclusione, come durante il fascismo
Tempi contingentati per ascoltare gli esperti durante i lavori della Commissione congiunta Affari costituzionali e Giustizia sul “pacchetto sicurezza”. Il racconto della senatrice, che sottolinea: «Un organismo europeo come l’Osce ha detto che viene minato lo Stato di diritto»
Manifestazioni pacifiche con un blocco stradale, resistenza passiva in carcere o nei Cpr, contestazione di grandi opere. Ecco cosa reprime e punisce il nuovo pacchetto “sicurezza” del governo Meloni
I dati dicono che l’Italia è il Paese in Europa con meno reati. Eppure la destra fa propaganda sull’allarme sociale inneggiando alla “sicurezza”. In realtà si vuole colpire il dissenso e alimentare il malessere nella società
La società del sospetto, instillare nelle menti dei cittadini che dobbiamo sospettare di chiunque non la pensi come dicono loro... Va visto il disegno, va vista con attenzione l’ideologia, la trama nascosta nelle azioni di questo governo
Non solo il panpenalismo del pacchettto sicurezza. Condannare fino a due anni di carcere persone che a causa di una patologia si sono recati all’estero per la Gpa significa solo voler imporre, in nome di Dio patria e famiglia, una norma da Stato etico
La compositrice inglese, Leone d’oro alla carriera alla Biennale Musica, racconta la sua ricerca e il ruolo del musicista oggi: «Lottare contro i dogmi e condividere la bellezza e il potere dell’arte»
Le tuniche indossate d’inverno nell’antica Roma oppure il passaggio delle Alpi di Annibale con gli elefanti. Sono alcuni dei temi preferiti dai negazionisti del cambiamento climatico che vengono smascherati al Cicap Fest dallo scienziato Giulio Betti, come anticipa in questo testo