«Le sentenze della Cassazione sul salario minimo: il ritorno ai principi inderogabili»
Donatella Coccoli -
Il magistrato Giuseppe Bronzini commenta i recenti pronunciamenti della Suprema Corte che ha annullato alcuni Contratti collettivi nazionali di lavoro perché la retribuzione prevista non era conforme ai principi sanciti dalla Costituzione
In un Paese con 3 milioni di lavoratori poveri con paghe da fame e scarse tutele, la proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo a 9 euro si è scontrata con il veto della destra. Intanto la Cassazione con sentenze innovative ha ristabilito i principi del salario minimo costituzionale
La questione salariale è centrale. E per l’entità della sua dimensione e per le sue cause profondamente intrecciate con i nodi della crisi italiana, è una questione sindacale, sociale, economica, politica
Salari troppo bassi, straordinari non pagati, mansioni sempre più pesanti, tempi di vita ridotti. Questo è il ritratto dei lavoratori italiani che emerge dalla nuova inchiesta della Fondazione Di Vittorio
La detenzione di 20 mesi nelle carceri di al-Sisi, la difesa dei diritti umani dei palestinesi, il libro appena pubblicato “Sogni e illusioni di libertà”: Patrick Zaki si racconta. Dalla resistenza in prigione all’impegno civile che non è mai venuto meno
Perché e quando un individuo diventa violento? Quali sono le cause della distruttività, dal momento che diventare distruttivi non è un destino ineluttabile? Abbiamo chiesto a una psichiatra e psicoterapeuta di aiutarci a fare chiarezza
Il padre della relatività, abituato a immaginare l’invisibile, aveva intuito che per farla finita una volta per tutte con la guerra più che interrogare la ragione occorreva esplorare il non cosciente
Quella che ci ha lasciato Gino Strada è una grande lezione di realismo, dice Simonetta Gola di Emergency. Non esistono guerre lampo e le conseguenze le pagano i civili, anche sul lungo periodo
Risolvere i conflitti senza spargere sangue: Mandela e Gandhi ci sono riusciti. E prima di loro, nella storia, tanti altri sono gli esempi. In quei periodi la civiltà umana è fiorita. Il problema è anche culturale: universalizziamo la guerra, mai la pace
Nell’anno 2023 continua tranquillamente a succedere qui in Italia che il “chi ti manda” sia una caratteristica fondamentale per accedere a determinate posizioni lavorative. E quelli - notate bene - sono gli stessi che si accaniscono contro i giovani svogliati