Il dibattito sulla “cancel culture” dagli Usa si è diffuso anche in Europa. Secondo le destre vandalizzare o abbattere monumenti di personaggi che hanno esplicitamente appoggiato colonialismo, razzismo o sessismo sarebbe un atto aggressivo e totalitario. Ma la realtà è ben diversa. Come spiega la studiosa Neelam Srivastava nel libro a più voci "Non si può più dire niente?" edito da Utet, di cui vi proponiamo un estratto
Da una favola persiana nasce il concetto di serendipità alla base di rivoluzioni scientifiche racconta il filosofo della scienza nel suo nuovo libro in cui narra grandi conquiste della ricerca realizzate grazie a intuizioni, capacità di immaginare e ad apertura all’inatteso
Dagli anni 70 fu la meta dei più grandi jazzisti, da Chet Baker a Bill Evans. «Era come una università con i migliori professori al mondo», racconta il pianista, autore delle musiche del film sullo storico club romano, per la regia di Carola De Scipio
Prima ancora della caduta del muro di Berlino lo scrittore ceco aveva “visto” «la tragedia» dei Paesi che volevano rendersi autonomi dal comunismo e la perdita di valori del Vecchio continente. Riflessioni quantomai attuali da leggere nel libro Un Occidente prigioniero
Vita e destino, capolavoro del giornalista e scrittore ucraino di famiglia ebraica Vasilij Grossman, pur raccontando le vicende del conflitto tra Urss e Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale, è in grado di illuminare le nostre coscienze e il nostro presente
Tutti insieme appassionatamente a Bologna. Jazzocene è un evento artistico collettivo per lanciare nuove sfide culturali, dicono Paolo Fresu e Ada Montellanico, protagonisti insieme ad altri musicisti di un grande concerto il 22 maggio
«Il passaggio che stiamo attraversando è epocale. Dobbiamo fare un radicale cambiamento di mentalità, di cuore, di prospettiva», dice Nicola Lagioia, direttore della 34esima edizione del Salone del libro di Torino. Che invita a una riflessione lenta, non da talk show, sulla guerra e sul climate change. Con uno sguardo rivolto al futuro
La cronaca oggi sembra avvalorare la credenza di una ineliminabilità della guerra quasi fosse una “tara” genetica. Con linguaggio creativo l’arte può smascherare questa idea falsa e razionale, affiancandosi all’azione politica di chi difende i diritti umani. In primis quello alla vita
Durante quei terribili anni dal 1992 al 1996 gli abitanti della capitale bosniaca reagirono alla violenza della guerra con una straordinaria attività che si concretizzò in spettacoli, mostre, concerti, videodocumentari. Ecco il racconto dei protagonisti
Dopo 20 anni di occupazione gli Usa hanno consegnato gli afgani a un regime sanguinario. Nel libro "Afghanistan. Return of the Taliban" il fotoreporter iraniano Kaveh Kazemi e la giornalista colombiana Catalina Gomez Angel raccontano chi sono i nuovi padroni di Kabul