Sara Forcella, arabista e mediatrice culturale, racconta chi sono i giovanissimi migranti che ogni mattina nelle strade di Roma raccolgono le foglie. «Chiedere l'elemosina non piace a nessuno, così invece mantengono il diritto-speranza per una vita onesta»
Di fronte alla pesante situazione socio-economica e all’ambiguità di re Mohammed VI che con una mano promette investimenti e con l’altra punisce chi manifesta, di fronte a un governo incapace di soddisfare le richieste della popolazione, i cittadini si organizzano dal basso. Con le donne in prima linea
I “deportati” messicani dagli Stati Uniti nell’ultimo anno sono oltre 60mila. Molti di loro erano arrivati con l’ondata migratoria degli anni 90. Ora sono costretti a vedere i propri familiari attraverso le fessure di un muro
In Patagonia, a Bariloche, la Gendarmeria argentina spara su un gruppo di manifestanti. Muore un ragazzo e molti i feriti lassù nelle montagne vicino al parco sottratto agli indigeni
Al Quadraro alla scoperta di una biblioteca nata dal lavoro di una associazione culturale che si occupa dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo
Negli ultimi tempi aumentano coloro che scappano dalla Nord Corea. Peccato che si ritrovano in Cina da dove li rispediscono indietro. L'allarme di Human right watch
Oltre alla Relazione della Commissione d'inchiesta parlamentare sul sistema di accoglienza vari studi dimostrano che i migranti arrivano senza malattie. È qui in Italia, anche nei luoghi di lavoro, che sono soggetti a varie patologie.
Aveva poco più di vent'anni e venne aggredita con il coltello dal fidanzato. Da allora la sua vita è cambiata. Ecco la storia del ministro svedese che fa litigare tutti e non ha timori reverenziali né con l'Arabia Saudita né con la Turchia. Perché i diritti umani vengono prima del business
Cosa c'è di meglio che essere invitate da un uomo ad una manifestazione contro la violenza sulle donne? Quest'anno per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne Non una di meno, Arci... hanno organizzato un...
Il gioiello architettonico inaugurato alla presenza del principe bin Zayed e del presidente francese Macron nasce sulla base di violazioni dei diritti umani. Ma Parigi e l’Occidente chiudono un occhio: troppi gli interessi economici in ballo