Con un commento su Libération, l'economista francese critica il governo socialista e avanza una serie di ipotesi di riforma delle politiche europee e della Francia. Lo abbiamo tradotto
Niente boom di assunzioni, né di stabilità. I maggiori beneficiari della riforma sono gli over 50. I giovani? Ancora intrappolati nella precarietà. L’ottimismo del governo cozza con i dati
Potenza della lobby finanziaria e paradisi fiscali non conoscono arretramenti. O almeno questo è quanto si evince dai dati raccolti da Oxfam in un nuovo rapporto dal titolo Economy for the 1% (l'economia dell'1%). Utilizzando...
Il Bollettino di fine anno della Bce fotografa un quadro mesto e immagina un futuro non esaltante
Uno studio condotto sui dati Istat, Eurostat e Inps dimostra come gli effetti del contratto a tutele crescenti siano stati minimi e come il salario medio dei nuovi assunti sia più basso di chi lavorava fino all'entrata in vigore della nuova legge
Fosse accaduta in Grecia questa ultima settimana italiana probabilmente avremmo avuto decine di foto e riprese televisive: pensionati in lacrime, vecchie signore con lo sguardo disincantato e il logo di qualche banca opportunamente di sfondo...
Il salvataggio di quattro piccole banche contrasta con le linee guida europee che chiedono ad azionisti e grandi correntisti di pagare per gli istituti in difficoltà. Con un colpo di mano il governo usa il fondo di risoluzione - che dovrebbe servire per le banche troppo grandi per fallire - e fa pagare alle piccole banche, aumentando la quota dovuta. La critica della finanza etica
saving-capitalism
Nel suo nuovo libro l'economista di Berkeley spiega le diseguaglianze crescenti prendendosela con il potere dei monopoli e la politica che li asseconda. E propone alcune ricette, che anche il Nobel Paul Krugman trova assennate
Tra reddito minimo e nuovi scaglioni Irpef. Le proposte della campagna che ogni anno studia il bilancio dello Stato e propone una manovra alternativa pensata da economisti e esperti delle associazioni. Con molti consigli di buon senso puntualmente inascoltati
Portogallo, Italia, Grecia e Spagna sono i Paesi più diseguali dell'Ocse assieme agli Stati Uniti. E le diseguaglianze sono un freno alla crescita economica e alimentano spinte autoritarie. Lo dicono anche gli analisti delle banche di investimento