Negli attentati kamikaze morte decine di persone. Ma la stampa ha reagito contro i terroristi islamici: "Se ucciderete i giornalisti ne arriveranno altri"
Sono due i reporter morti dopo essere stati colpiti dai militari durante la Grande marcia del ritorno. Il 25 aprile è morto Ahmad Abu Hussein , era già accaduto il 7 aprile a Yasser Murtaja. Reporters sans frontières chiede che venga aperta un'inchiesta
La giornalista del Sunday Times è stata uccisa nel 2012 insieme al fotoreporter francese Remi Ochlik in un raid aereo. E il vero bersaglio sarebbe stata proprio lei, troppo scomoda per il regime. Lo sostengono testimoni e documenti
Non so se vi è capitato di notare le prime pagine dei giornali, le notiziacce urlate a tutta pagina nella cronaca nera, i titoli dei telegiornali e i servizi allarmati delle trasmissioni del mattino, del...
Dopo l'assassinio del giornalista che indagava sui legami tra la politica e la 'ndrangheta e dopo le dimissioni del premier Fico, le autorità slovacche vogliono costituire un team congiunto. Il terremoto è istituzionale, i cittadini chiedono elezioni anticipate
Che alle elezioni vincessero le destre era, purtroppo, ampiamente prevedibile. Il risultato del voto non ci ha stupito ma, non per questo, è stato meno doloroso. “C’è sinistra dopo il 4 marzo” avevamo titolato pensando...
Il reporter e la sua fidanzata Martina Kusnirova, entrambi di 27 anni, sono stati assassinati in casa. Ultimamente Jan si era dedicato a inchieste sull'evasione fiscale che avevano suscitato polemiche e anche proteste di piazza
Secondo il rapporto di una ong svedese nel grande Paese che fa da ponte tra Oriente e Occidente sono 33 i giornalisti in carcere, 208 quelli arrestati e in stato di fermo e 140 i ricercati. La colpa? Aver svolto il loro lavoro
Dopo una manifestazione di protesta del suo avversario Odinga, il presidente Kenyatta ha ordinato di chiudere le stazioni televisive che l'avevano trasmessa. I giornalisti hanno resistito dentro le redazioni. Ma interviene la Corte suprema che revoca lo stop
Dopo l'uscita del libro di Michael Wolff “Fire and Fury” e il polverone sollevato, il verdetto è unanime: Donald spaccia messaggi populisti e falsi. E a questo punto sta al giornalismo americano contribuire a un'informazione corretta