Guerra fine di mondo per un bagno.  L'ultima culture war scatenata dai repubblicani negli Stati Uniti è quella attorno ai bagni per persone transgender in North Carolina. La legislatura dello Stato del Sud ha deciso...
Nogarin, niente, Pizzarotti sospeso. Il Movimento 5 stelle ora dice che gli avvisi di garanzia vanno valutati caso per caso. Dal Pd parte la campagna #doppiamoralea5stelle, con il rischio però che la spirale giustizialista danneggi entrambi
Un articolo di Civiltà cattolica promuove la riforma costituzionale. E si schiera contro un fronte variegato di cattolici che hanno scritto il manifesto
Un membro della commissione 9/11 chiede di desecretare 28 pagine che contengono informazioni relative al coinvolgimento di funzionari di Riad nel sostegno alla rete di al Qaeda che organizzò gli attentati alle Torri gemelle. E rivela di un braccio di ferro sulla questione tra i commissari. Obama ha annunciato una decisione a breve termine
La maggioranza dei senatori in Brasile ha annunciato di voler votare per destituire il presidente Dilma Rousseff.
Il direttore di Left racconta cosa trovate nel nuovo numero
Dopo le unioni, il governo, al Senato pone l’ennesima fiducia sull’ennesimo decreto scuola. Ma il caso politico si apre su Human Technopole, il costoso progetto per il dopo Expo. E anche Napolitano sposa i dubbi della senatrice Elena Cattaneo
Gli alfaniani devono addirittura mostrarsi contenti, perché salvo qualche deputato come Paola Binetti, e alla fine votano disciplinati. Le associazioni del Family day non gradiscono e promettono "vendetta" anche sul referendum costituzionale. La sinistra continua a chiedere un matrimonio gay ma si spacca tra chi vota la legge (Si) e chi si astiene (Possibile)
I video di Left sulle amministrative. Siamo andati nelle principali città italiane al voto per sapere cosa ne pensano i cittadini e quali sono i problemi che dovrà risolvere il nuovo sindaco. In questo video l'opinione dei milanesi sulla loro Milano.
Tale e quale al Jobs act. La loi El Khomri in Francia verrà imposta per decreto dal governo. Niente dibattito in Parlamento, aggirando così l'opposizione. Mentre in Italia la riforma del lavoro mostra già le prime crepe