Scrittore e frontman della band Aeroflot, Pilade Cantini riscrive il celebre Manifesto con la metrica di poeti e cantastorie
«Nelle scuole e nel sociale vedo tanti giovani impegnati» dice Gustavo Zagrebelsky. «Aprendo a loro, la politica può ritrovare le energie che ha perduto e allargare la base democratica». E su Grasso: «Le sue dimissioni dal Pd un atto di dignità istituzionale. Ma che possa essere davvero leader d’una sinistra che rinasce dalle sue ceneri, a me pare francamente improbabile»
I fondamenti della famiglia patriarcale sono arrivati fino a noi, dice Eva Cantarella. «Nella antica Roma si esercitava un controllo assoluto sulla sessualità delle donne. Dovevano essere fedeli e pudiche, sposate o nubili che fossero. Altrimenti potevano anche essere uccise»
Il negazionismo - propone Ovadia - si sconfigge facendo informazione vera ed educazione nelle scuole, con lezioni sulla Costituzione repubblicana e sulla Carta universale dei diritti dell’uomo.
Per affermare i diritti delle donne bisognava lottare contro tre tiranni che concretamente ostacolavano la loro emancipazione: lo Stato, la Chiesa e l’opinione pubblica. Emma Goldman vedeva molto più lontano della suffragette e, dopo l'iniziale fascinazione ebbe il coraggio di criticare ciò che non andava nella rivoluzione di ottobre
Jeanne, la protagonista, è una pianista francese che vive a New York: ribelle, anticonformista, con un talento musicale straordinario e una storia durissima che si snoda via via nel libro in una serie infinita di flashback e di rimandi al presente.
Ribka Sibhatu, scrittrice eritrea, è stata al Salone del Libro di Torino con le sue fiabe e racconti. Storia di un colonialismo che fa parte del nostro passato ma che in molti abbiamo scordato. E degli "italiani brava gente". La nostra intervista
Inserito dalla critica italiana tra gli scrittori “minori” i suoi libri sono adesso dei long seller. Il motivo? In "Chiedi alla polvere" o "Aspetta primavera, Bandini" racconta una marginalità vitale. E non fa mai sconti a nessuno, tanto meno a se stesso
Il potere è nelle mani di pochi ricchi dice Luis Sepúlveda a Left. E avverte: la giustizia sociale è un diritto che si ottiene con uno sforzo collettivo, per conquistarla si vive lottando.
Le radici del Jihad indagate dallo studioso Meir Hatina: L'ebraismo adottò il concetto di una lotta contro il male in nome del monoteismo. La cultura greca introdusse in questa ideologia l'immagine del filosofo ascetico. Il Cristianesimo poi creò il modello dell'uomo di fede guerriero.