L’unico reale problema è che nella scuola ci si ritrova a inseguire il virus perché si è deciso di non prevenire. In 2 anni non è stato fatto nulla. Questa è la domanda che esigeva una risposta ieri in conferenza stampa di Draghi
Se stasera Mario Draghi dicesse di aver ricevuto dalla maggioranza il mandato di preferire il Pil alla salute pubblica sarebbe duro da accettare, ma almeno si avrebbe la sensazione di giocare a carte scoperte
Siamo di fronte al rischio che passi, con il vergognoso applauso della stampa generalista, una radicale controriforma costituzionale. Inoltre, sul serio Draghi ha esaurito i due compiti a lui assegnati?
In un momento di impennata del virus il governo poteva continuare sulla strada del Green pass oppure scegliere l’obbligo vaccinale per tutti. Ha scelto di non scegliere
Con Draghi al Quirinale e un suo braccio destro a Palazzo Chigi cadremmo in un semipresidenzialismo de facto. Il che sarebbe peggio di un vero presidenzialismo. Perché scomparirebbero meccanismi di controllo e bilanciamento dei poteri
Nell’anno appena passato, sembra che anche la Cina sia andata via. Anche solo durante il 2020, l’anno della pandemia che sarebbe originata proprio a Wuhan in Cina, forse per la storia dei primi pazienti Covid-19...
A gennaio il candidato del centrodestra per il Quirinale, Silvio Berlusconi, avrà diversi appuntamenti in tribunale come imputato. Un Capo di Stato condannato e con processi in corso sarebbe una prima volta per l'Italia. E forse primeggerebbe anche per vergogna
Nel decreto Milleproroghe licenziato durante l'ultimo Consiglio dei ministri si è deciso di utilizzare 575 milioni di euro che dovevano essere destinati alle bonifiche ambientali dell'ex Ilva per le casse di Acciaierieitalia che sarebbe in crisi di liquidità
Un appello alla politica a riappropriarsi dei propri compiti e ad assumersi le proprie responsabilità seguendo la spinta partecipativa a cui si ispira la nostra Carta
I nuovi contagi sono schizzati e tra le cose di buonsenso da fare c'è lo smart working. Lo hanno chiesto alcuni sindacati e anche il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta si è espresso a favore. Ma per il ministro Brunetta invocare lo smart working è «incomprensibile»