Nell'imbarazzo della politica italiana godono gli xenofobi nostrani pregustando il futuro che potrebbe accadere anche qui e balbettano i progressisti che con troppa verve hanno decantato il modello Macron
"Con la fiamma nel cuore", esorta il vice presidente del Senato La Russa al Fenix, il festival degli under 21 di Meloni. Intanto Cirielli prova a riproporre la fandonia "Italiani brava gente", annullando i crimini del colonialismo e Sangiuliano annuncia il Pantheon a pagamento a beneficio della Diocesi romana rendendo evidente la matrice clerico post fascista che impronta la politica del ministero della Cultura
Il fondamentalismo religioso, lo sappiamo tutti, è fonte di conflitti e di violenze perché indurisce dei principi e li rende assoluti, scagliandoli sulla testa delle persone, incurante del danno che produce. Il fondamentalismo politico di quello che è stato chiamato l’Occidente collettivo non è meno dannoso
Nel centenario della nascita ricordiamo il pensiero e l'azione di uno dei protagonisti della sinistra che si è sempre mosso in una prospettiva di alternativa al sistema. Come dimostra il suo impegno per una politica abitativa legata alla giustizia sociale. Un tema oggi attualissimo e urgente
Anche per l'omicidio di Michelle Causo a Roma la traiettoria della narrazione giornalistica è rovistare tra i cassonetti della cronaca e delle vite per spegnere l'allarme e per evitare una visuale d'insieme sui femminicidi che sono ormai una patologia
"Penalizzare il pubblico per favorire il privato è proprio quanto sta accadendo oggi. Per la scuola ma anche per la sanità, con gli ospedali e le cliniche private, stanno realizzando quello che poi era il programma della P2. Ma l'opinione pubblica sta perdendo la capacità di reagire". Il pensiero dell'indimenticabile astrofisica è più attuale che mai
A quel processo non si presenterà la querelante, Giorgia Meloni. È curioso che una presidente del Consiglio che imbastisce un processo contro un cittadino non accetti di presentarsi in Aula ma è anche significativo
Continuano gli attacchi ai giornalisti e desta allarme la nuova bozza del contratto di servizio della Rai. La pacifica indifferenza con cui si assiste a tutto questo è l'effetto di un Paese narcotizzato. Eppure lo stato della stampa è il sintomo dello stato dello Stato
Alla Camera per la Giornata mondiale contro le droghe la presidente del Consiglio si infiamma, diventa paonazza, impugna il microfono come una spada. E attacca il deputato Magi, reo di aver esposto un cartello anti proibizionista che recita "se non ci pensa lo stato ci pensa la mafia"
Un piccolo episodio di cronaca politica con Matteo Salvini protagonista rivela l'antropologia di questo governo che per sentirsi vivo deve fingersi sempre assediato da qualcuno. Viene quasi il dubbio che se non avessero "nemici" sarebbero lì, spersi in mezzo al deserto