Se si riuscisse a non subire l'egemonia culturale di chi si incarta sui 30 euro (falsi) ai rifugiati, se si riuscisse a non farsi mettere all'angolo dalla facile pantomima sui vitalizi (che non esistono più,...
Gli ingredienti del trionfo di Putin? Promesse irrealizzabili, patriottismo e concerti gratis
Yurii Colombo -
Alla fine Vladimir Putin il suo plebiscito lo ha ricevuto. I suoi spin doctors, che anelavano il “70x70” (70% di partecipazione al voto e 70% di voti per Putin), lo hanno condotto oltre alle aspettative...
Il quarto mandato per il presidente russo e un'affluenza del 67,6%. Ha pesato anche l'effetto Skripal e le accuse mosse al Cremlino. Per il dissidente Navalny queste sono state “non elezioni”
Benoît Duclos è una guida alpina e fa parte dei volontari di «Refuge solidaire», il gruppo che da mesi lavora a cavallo tra Francia e Piemonte per operazioni di soccorso nei confronti dei tanti migranti che,...
Grillo e Salvini crescono nel vuoto strategico di una sinistra priva di una visione della società
È un Paese lacerato dalle disuguaglianze sociali, ai livelli del 1905, quello che il 18 marzo elegge il nuovo presidente. Eppure sembra scontata l’ennesima vittoria del principale responsabile. Putin, che otterrebbe il quarto mandato dal 1999, in cambio del voto promette di far tornare la Russia una potenza mondiale, non solo in campo militare
La proposta di Di Maio è priva dell’idea di sostegno di base universale e incondizionato propria del Rdc. Come il Rei di Renzi, si rifà ad una concezione lavorista della società, e punta ad amministrare la miseria anziché eliminarla. Eppure in Europa gli esempi positivi ci sono
Vittorio Foa diceva di lei che faceva politica con la poesia. E non a caso si intitola “La corsara” il libro che Sandra Petrignani ha dedicato alla scrittrice. La racconta così: «Battagliera in Parlamento, minimalista in letteratura e con un grande senso di giustizia»
I media e certi politici, a partire dal sindaco Nardella, hanno negato che dietro l’omicidio di Idy Diene a Firenze ci fosse il movente xenofobo. Per cui Pirrone sarebbe solo una persona che non sta bene mentalmente e che ha sparato “a caso”. Chi uccide
per razzismo sarebbe dunque sano di mente?
La deriva che scaturisce dal sistema di valutazione introdotto con la Buona scuola non viene percepita. Manca una riflessione generale. Eppure basterebbe ascoltare di più gli insegnanti. Parlano un docente universitario e una dirigente scolastica della scuola primaria












