Giuristi come Maddalena e Zaccaria, storici dell'arte come Settis e il vice presidente di Libertà e giustizia Montanari, e molti altri. Una mattinata in Campidoglio per spiegare le ragioni del No alla riforma costituzionale
Il costituzionalista Massimo Villone spiega il rischio per i cittadini dal non eleggere i propri rappresentanti. «Dal 2006 con il Porcellum i parlamentari hanno perso le radici e così hanno fatto leggi contro interi mondi che si opponevano, sono diventati chiusi all'ascolto»
Non vero che fa risparmiare i costi e semplifica la formazione delle leggi. Anzi, non si eliminano i contenziosi tra Stato e Regioni. Parla il costituzionalista Andrea Pertici che fa un'ipotesi: «Serve solo per far durare più a lungo il Governo»
Luciano Canfora non ha dubbi: «La riforma non risponde a un progetto intellettuale, sia pure perverso». A Renzi serve solo per segnare un successo personale e governare fino al 2023
«La nostra Costituzione deve essere applicata piuttosto che modificata». Il magistrato più scortato d’Italia, ci spiega i suoi dubbi sul referendum. Tra senatori nominati e un governo che, reso innocuo il Parlamento, rischia ora di influenzare i giudici
La staffetta partigiana, femminista e pacifista: "Bisogna abrogare l'articolo 7 del Concordato. Ecco cosa vorrei cambiare nella Costituzione". E poi un monito ai Comitati del No: "Devono coinvolgere di più le donne e mobilitarsi a tappeto"
Non è vero che ci vuole molto tempo per fare le leggi. Quelle del governo sono velocissime. E sono quasi tutte del governo. Con Vincenzo Smaldore di Openpolis facciamo il punto con dati e numeri. Alla fine la revisione dà l'ufficialità al trend già esistente: lo strapotere dell'esecutivo nel fare le leggi.
Dal 14 al 16 ottobre a Roma la festa promossa dal Comitato per il No. Ci sarà anche Left. Tra gli ospiti Maurizio Landini. E lezioni dei costituzionalisti anche online
Una disamina delle riforme attraverso la lente del diritto alla salute. Parla Anna Falcone, avvocato cassazionista e vicepresidente dei Comitati per il No
Secondo la Ragioneria dello Stato il risparmio dal taglio del Senato e del Cnel sarebbe di 58 milioni. Intanto il 26 settembre si saprà finalmente la data