Il Covid, un certificato di guarigione arrivato due giorni dopo il tampone negativo, il solo Green pass valido 72 ore e il lavoro che salta. La pandemia burocratica ha delle chiare responsabilità
Nell’immediato il voucher appare una soluzione vincente. Ma si fonda su una logica di mercato e a una più attenta riflessione rischia di ridurre il ruolo fondamentale del Ssn che rappresenta la migliore assicurazione a tutela di tutti i cittadini. Anche per la salute mentale
Centrodestra e Italia viva bocciano l'emendamento che avrebbe permesso di effettuare molecolari e antigenici nelle parafarmacie, aumentando la capacità diagnostica del 20%. Una scelta che tutela gli interessi di pochi
L’unico reale problema è che nella scuola ci si ritrova a inseguire il virus perché si è deciso di non prevenire. In 2 anni non è stato fatto nulla. Questa è la domanda che esigeva una risposta ieri in conferenza stampa di Draghi
Se stasera Mario Draghi dicesse di aver ricevuto dalla maggioranza il mandato di preferire il Pil alla salute pubblica sarebbe duro da accettare, ma almeno si avrebbe la sensazione di giocare a carte scoperte
In un momento di impennata del virus il governo poteva continuare sulla strada del Green pass oppure scegliere l’obbligo vaccinale per tutti. Ha scelto di non scegliere
I nuovi contagi sono schizzati e tra le cose di buonsenso da fare c'è lo smart working. Lo hanno chiesto alcuni sindacati e anche il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta si è espresso a favore. Ma per il ministro Brunetta invocare lo smart working è «incomprensibile»
La città che ha le ferite più antiche a causa della pandemia è nel caos, impreparata all'ennesima ondata. Mancano i tamponi, il tracciamento è saltato. Il generale Figliuolo dovrebbe venire da queste parti e spiegarci che non è un suo compito rifornire tamponi dove servono
Nuove restrizioni per fronteggiare il Covid-19: il presidente del Consiglio Draghi ha deciso di decidere alla prossima cabina di regia del 23 dicembre. Ma nonostante molta stampa non se ne sia accorta, noi siamo già in ritardo, il 23 dicembre
L’esperienza storica che stiamo vivendo dovrebbe servire per far sì che il luogo dell’apprendimento sia anche un luogo per il benessere psichico degli studenti e degli insegnanti. Perché il vero punto di forza della scuola rimane sempre e comunque la relazione tra docenti e alunni