Negli anni 70-80 l’Organizzazione mondiale della sanità si era affermata come la coscienza globale per la salute. Poi la svolta liberista l’ha resa dipendente da imprese e fondazioni. È la tesi di Nicoletta Dentico ed Eduardo Missoni nel loro ultimo saggio, che aiuta a comprendere anche come si è generato il ritardo colossale della vaccinazione anti-covid nei Paesi poveri e in via di sviluppo
La corsa dei Paesi più ricchi ad accaparrarsi il vaccino a scapito di quelli in via di sviluppo sta cambiando gli equilibri globali. Così mentre India, Cina e Russia stipulano accordi di vendita e fanno donazioni per colmare il gap, gli Stati Uniti e l’Unione europea bloccano le esportazioni: America first ed Europa first
Chissà come sarebbero andate le cose se anche l’Unione europea avesse avuto una propria industria farmaceutica. Come India, Cina, Russia e Cuba. Chissà come sarebbe andata fin qui la campagna vaccinale anti-covid se, al posto...
Il Governo italiano sostenga, presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), la proposta di India e Sudafrica di esentare dal brevetto i prodotti utilizzati per combattere la pandemia da Covid-19 e in particolare i vaccini
La campagna delle vaccinazioni anti-covid in Lombardia è una drammatica sequela di errori, di ritardi e di scelte incomprensibili. E stiamo parlando di una regione che ha avuto un terzo dei morti per coronavirus di tutta Italia
Bruxelles ha acquistato 2,6 miliardi di dosi di vaccino anti-Covid per i cittadini Ue. Ma la lentezza delle forniture spinge a chiedersi perché non possiamo produrlo da soli. Scarsità delle materie prime, know how limitato, macchinari complessi o i soliti brevetti?
Chiamato dalla signora Moratti a risolvere i problemi della Lombardia nell'emergenza sanitaria, Guido Bertolaso ha detto in conferenza stampa che forse le cose non stanno andando molto bene. E se l'è presa con i giovani specializzandi
Sempre più spesso ci troveremo ad affrontare sfide globali. Ce lo insegnano la pandemia e l’emergenza ecologica. Su quest’ultimo ambito, il Vecchio continente è leader indiscusso nelle strategie di contrasto. E avrebbe l’occasione di dettare l’agenda. Traendone benefici che vanno oltre quelli sul climate change
Da un lato lo spettro di una lacerante crisi economica, dall’altro le preoccupanti notizie relative alla pericolosità della variante inglese. Abbiamo chiesto al presidente dell’Accademia dei Lincei, Giorgio Parisi, qual è il modo più efficace per affrontare e ridurre i rischi che in questo particolare momento il coronavirus porta con sé. «Se non si adottano misure più dure, la variante inglese può raddoppiare i contagi e triplicare i morti in poche settimane», avverte il fisico
«Siamo in una fase di “calma piatta”, ma non è da escludere una imminente risalita delle curve del contagio in tutta Italia» avverte Nino Cartabellotta, presidente Gimbe, e aggiunge: «Proseguendo con le attuali politiche di mitigazione avremo gravi ripercussioni su salute e economia almeno fino al prossimo autunno»