Il benessere psichico è legato all’identità dell’essere umano e alla sua socialità. Per questo non basta migliorare il sistema sanitario. Serve una risposta culturale
La percezione della sicurezza viene influenzata dal sistema economico neoliberista che favorisce l'isolamento delle persone, la competizione e l'ansia. Come spezzare il circolo vizioso? Con le reti sociali
«Quando si parla di suicidio assistito o di eutanasia bisogna distinguere fra malattia organica terminale, o gravemente invalidante, e malattia mentale. Per quest’ultima la cura esiste» dice la psicoterapeuta Maria Gabriella Gatti intervistata da Francesco Troccoli il 20 aprile 2018
Il suicidio assistito in Svizzera, di un ingegnere che ha deciso di morire pur non essendo affetto da alcuna patologia all’ultimo stadio, continua a far discutere. Ma è un caso diversissimo da quelli di Piergiorgio Welby o Dj Fabo. La psichiatra Daniela Polese ci spiega perché. Vi proponiamo questa intervista realizzata da Francesco Troccoli nel 2017
Da un lato, i limiti dell’approccio biologico che ha alle spalle le grandi farmaceutiche. Dall’altro, le criticità di un sistema basato sui dogmi della legge 180. Serve un salto di paradigma culturale per far fronte all’aumento esponenziale della richiesta di cure psichiatriche
“Norme discriminatorie e caos sull’esame di Stato”: gli studenti di medicina contro il Miur
Alterego - Fabbrica dei diritti -
La proroga del Regolamento Fedeli sull'abilitazione alla professione medica, decisa dal governo, ha creato il caos. Lasciando migliaia di tirocinanti in un limbo
À l’occasion de la fête du 25 avril [fête de la libération du fascisme en Italie], nous republions cet article du psychiatre de l’Analyse collective paru dans Left le 27 Avril 2012
In piazza del Popolo a Roma sabato 27 e domenica 28 aprile, con la direzione artistica di Stefano di Battista. L'obiettivo è raccogliere fondi per il centro di maternità di Anabah in Afghanistan
Condizioni instabili e di insicurezza prolungate sono la norma per i richiedenti asilo o titolari di protezione. In più quando arrivano in Italia trovano un ambiente in cui spesso sono rifiutati o aggrediti. Con il rischio di serie conseguenze psicologiche. Ma in tanti sono capaci di resistere e inventarsi un proprio posto nel nuovo “mondo”
Delle cinquemila operazioni rituali eseguite in Italia, il 35% è praticato in casa o in ambienti non protetti. «La pratica sia inserita nel Lea», chiede Aodi Foad, fondatore dell’Associazione medici di origine straniera in Italia