Dalla rivoluzione d'ottobre del 1917 fino a quella castrista, il Novecento ha assistito a un grande cambiamento ideologico, ovvero che la società capitalistica fondata sul profitto potesse essere superata. Questo non è avvenuto, ma di fronte alla crisi attuale del capitalismo che ha prodotto diseguaglianze e guerre, si affacciano nuovi movimenti. L'analisi dell'ex presidente della Camera che oggi, 29 novembre, partecipa a Giorni di storia festival a Sesto Fiorentino
Una indagine di Fondazione Allianz su 10mila giovani rivela il profondo scollamento tra la politica e le nuove generazioni. Nel nostro Paese, da una parte si bocciano le spese militari, dall'altra si chiedono risposte efficaci contro la crisi climatica e le diseguaglianze sociali
Quando il gioco diventa pericoloso: le dipendenze tecnologiche tra gli adolescenti
Emanuela Atzori -
La questione dell'impatto sulla vita psichica e sui rapporti interumani delle innovazioni tecnologiche, in particolare per le nuove generazioni, pone degli interrogativi nuovi e difficili. Ne parla la psicologa clinica e psicoterapeuta, coautrice del libro "Gaming patologico"
Torniamo più numerosi che mai a lottare per un nuovo ordine d’amore, con la forza di un pensiero nuovo. Il parere della psichiatra e psicoterapeuta Barbara Pelletti
Più di cento donne uccise dall’inizio dell’anno, Giulia Cecchettin diventa simbolo, bandiera, coagula movimenti. In tanti si interrogano su cosa ci sia dietro il gesto così efferato di un ragazzo apparentemente normale. E' importante proporre riflessioni che vadano oltre la cronaca per uscire dalla spirale della violenza e della sopraffazione
Dopo la morte ingiusta e violenta di Giulia (l’ennesima purtroppo) per opera di un uomo, il suo ex ragazzo, siamo tutti molto tristi, amareggiati ma anche molto indignati per quello che sentiamo ogni giorno in televisione e leggiamo sui giornali. Oggi le manifestazioni organizzate da Nonunadimeno a Roma e a Messina
«Per Giulia, per tutte: contrastare la violenza sulle donne significa fare politica»
Irene Calesini -
Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, mentre tutto il Paese si interroga su come riconoscere e fermare la violenza contro le donne, fare prevenzione diventa fondamentale. Questo dialogo tra la psichiatra Irene Calesini e Federica Scrollini di Befree fa comprendere il lavoro che c'è dietro alla formazione e all'attività dei centri antiviolenza
Un testimone della prima aggressione a Giulia Cecchettin telefonò al 112 raccontando quello che aveva visto. Nessun intervento. Una seconda chiamata è rimasta senza seguito. Forse sarebbe il caso che anche le forze dell’ordine aprano un’ampia riflessione sulla sensibilità con cui approcciano e hanno approcciato i casi di donne a rischio in questo Paese
Uomini che uccidono le donne. Una intervista allo psichiatra Massimo Fagioli del 2010
Ilaria Bonaccorsi -
«Le donne devono ritrovare quella sensibilità che fa vedere quello che c’è oltre un buon comportamento, come anche oltre a delle parole d’amore. Bisogna andare oltre quel discorso falso e ipocrita che per esempio ti fa dire “io amo tanto le donne” quando non è vero per niente», diceva lo psichiatra dell'Analisi collettiva parlando di prevenzione
Il Giornale tre anni pubblicò un articolo dal titolo esemplare: “Allarme maschicidi. Gli uomini vittime quando le donne ma nessuno ne parla”. E il difensore di Turetta non mancò di condividere













