Il 2 giugno 1946 era una bella giornata e gli italiani si misero in fila per votare fin dalle prime ore della mattina. Alla fine vinse la Repubblica ma l'Italia ne uscì spaccata. Ecco la storia di quel referendum e di quella giornata
Grande preparazione e una «oratoria stringata ed efficace», così Patrizia Gabrielli nel libro Il primo voto, elettrici ed elette, appena uscito per Castelvecchi, racconta le 556 componenti della Assemblea costituente. Erano le prime presentanti elette...
Cosa significa essere partigiani oggi e cosa ha significato? Lo abbiamo chiesto a una partigiana vera, la staffetta Tina Costa, oggi 91enne, che partecipò alla Resistenza giovanissima nelle colline dell'entroterra riminese, dove attraversava la linea...
A Napoli la piccola rivoluzione di SOS Scuola
Il Consiglio dei Ministro ha deciso di rinviare la discussione sul testo che modifica la normativa sui voucher.
il governatore di Bankitalia loda l’operato del governo ma dice che «si deve e si può fare di più», evocando tagli e privatizzazione. Poi difende il suo lavoro di vigilanza sulle banche in crisi ed evoca una riduzione dei dipendenti
Mentre in Francia comincia la settimana di «scioperi illimitati», questo pomeriggio sotto l'ambasciata francese a Roma, sit-in per sostenere la lotta dei lavoratori francesi e per protestare contro il Jobs act di Renzi
La barca è una nave mercantile, sulla fiancata porta il nome AHTS Vos Thalassa scritto con vernice bianca. Tutto in maiuscolo. Il suo lavoro è pattugliare in acque libiche lo spazio tra due piattaforme petrolifere: un...
A Milano da oggi al 5 giugno il festival berbero di Milano. Tra incontri, cinema e musica, l'impegno civile di una minoranza che da sempre lotta per la democrazia. Parla il linguista Vermondo Brugnatelli
Aggiornare la Severino, il codice di autoregolamentazione e dare più tempo alle commissioni elettorali di vagliare le liste elettorali, soprattutto nelle grandi città. La commissione Antimafia presenta la relazione sulle amministrative. Senza casi plateali, ma con un allarme sulle liste civiche