La nuova puntata di "Razzismo inconsapevole", rubrica a cura di Gabriella Nobile, fondatrice dell’associazione Mamme per la pelle
Il peso schiacciante della cultura patriarcale e l'aspirazione delle donne a realizzare la propria identità. Ne parla, partendo anche da una storia personale, Natasha Noreen, attivista femminista di origini pakistane che ha vissuto a lungo in Italia
La Germania ammette la responsabilità del genocidio in Namibia, la Francia in quello ruandese. Anche così i Paesi europei continuano a influenzare gli Stati africani e tentano di arginare l’espansione di Cina, Russia e Turchia. È il colonialismo 4.0 e riguarda pure l’Italia
La Germania per la prima volta ammette formalmente il genocidio compiuto in Namibia all’inizio del Novecento. Oltre le parole, Berlino intende pagare più di un miliardo in aiuti come risarcimento. Ma secondo le popolazioni coinvolte si tratta di un’operazione di facciata, per aumentare l’egemonia politico-economica tedesca nell’area
The call to action to European institutions about a European public opinion promoted after the Media Alliance meeting of May 7th
Si avvicina la fine del blocco degli sfratti. Da luglio la spada di Damocle penderà su 150mila famiglie italiane. Intanto la Commissione Onu sui diritti umani ha chiesto la sospensione di un provvedimento contro una donna indigente, fuggita con due figli dal compagno violento
Saman ha pagato con la vita non solo le aberrazioni del patriarcato di matrice islamica, ma ha pagato l’incapacità delle istituzioni italiane di avviare a percorsi di civilizzazione la sua comunità, che non può limitarsi al multiculturalismo.
Oltre duecento persone a Torino sono scese in piazza per chiedere giustizia per il giovane guineano morto suicida nel Centro di permananza per il rimpatrio di corso Brunelleschi
Bisognerebbe dire che siamo di fronte non solo a un presunto omicidio ma anche a una violenza di genere. E servirebbe una sinistra che riesca a dismettere un certo relativismo culturale per cui un femminicidio di una donna straniera passi sotto traccia
Stando al Recovery plan il rilancio dell’economia si farà senza investire nel sistema dei centri urbani. Eppure è qui che la pandemia ha messo a nudo le contraddizioni sociali più acute. Più in generale è chiara l’intenzione di disarticolare ulteriormente l’intervento statale e pubblico