Ada Colau e Manuela Cermena, sindache di Barcellona e Madrid, guidano la protesta. Disparità salariale, discriminazione sessuale, violenza domestica, cultura generalmente macista, sono i punti chiave della rivendicazione
Il silenzio complice e ipocrita su stupri e molestie, anche da parte della Chiesa, alimenta i crimini contro le donne. La denuncia del regista nel suo film in uscita, “Nome di donna”. «Una piaga che attinge a un codice mafioso e che va eliminata dalla società»
Dopo un anno intenso per le lotte femministe, la campagna #metoo e la bomba Weinstein, le donne tornano a protestare in tutto il mondo. E il movimento Non una di meno rilancia #wetoogether, per spostare i riflettori dalle molestie alle loro cause
«Il cammino della riforma contenuta nello schema di decreto legislativo adottato il 22 dicembre 2017 rischia di avere una definitiva battuta di arresto. Ci rivolgiamo con forza al governo perché, mantenendo fede all’impegno assunto ed...
Mentre a Ghouta est si continua ancora a morire per le bombe, adesso c'è il problema degli sfollati tra cui ci sono anche i familiari dei fondamentalisti di Daesh
Zona antirazzista! Questa scritta, con stile originale, da writer esperto, è apparsa nel sottopasso di via Circondaria, a Firenze, dopo l’assassinio di Idy Diene. «Ma qualcuno ha pensato bene di mandare una squadra di pittori censori...
Mi chiamo Rita De Petra e sono candidata alla Camera da Potere al popolo nel collegio plurinominale Chieti-Pescara. La prima candidatura è stata nel 1970, alle regionali. Vent’anni, donna, studentessa, impegnata nei movimenti e il...
Le elezioni politiche del prossimo 4 marzo, grazie anche alla pessima legge elettorale imposta da Renzi e Berlusconi, si prospettano come un appuntamento importante ma non decisivo. Molti analisti parlano di possibile pareggio fra le...
La nostra copertina della scorsa settimana ha suscitato le reazioni stizzite, a volte anche aggressive, di molti che ci contestavano la scelta di mettere la Bonino su una barca per essere respinta insieme a Renzi...
A sessantacinque anni dalla morte, il feroce dittatore comunista è ancora il personaggio più popolare in Russia. E al presidente russo fa comodo il recupero del “piccolo padre” per creare un proprio culto della personalità. Anche perché le elezioni presidenziali sono alle porte