A questo governo “tecnico” è affidata l’ultima grande occasione per un mondo migliore, più giusto e salvo dalla crisi climatica. Ora, tecnicamente questa operazione è assolutamente possibile. Ma l’esecutivo sarà capace di compiere la scelta politica di realizzarla?
Secondo l'ultima rilevazione Istat, il 98% di chi ha perso il lavoro a dicembre è donna. E la disoccupazione femminile appare come un'emorragia senza freni in un contesto italiano fatto di discriminazioni, precarietà diffusa, mancato riconoscimento del lavoro di cura. Ma invertire la rotta si può. A partire da un grande piano di investimenti pubblici

I pieni poteri

Bisogna discutere con molta pacatezza ma anche con molto rigore su come Giuseppe Conte vuole gestire i soldi del Recovery Fund
L’indebitamento contratto dai Paesi Ue per rispondere alla crisi sanitaria provocata dalla pandemia va eliminato. La proposta radicale del presidente dell’Europarlamento David Sassoli è la strada da seguire. Checché ne dicano Lagarde, Zingaretti e Cottarelli
«L'80% del capitale azionario mondiale è nelle mani di meno del 2% degli azionisti e il Covid sta accentuando le disuguaglianze sociali» dice l’economista Emiliano Brancaccio. Di fronte a tale situazione «Keynes non basta. Serve una nuova logica di pianificazione collettiva»
Lavoro, scuola, sanità: la visione dell'Italia del futuro proposta da Confindustria. E com'è? Pessima, disuguale e sempre più precaria
«È inaccettabile l’attacco di Confindustria a chi paga di più il prezzo della crisi», denuncia Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil. «Per uscirne è necessaria una visione del futuro che parta dalle persone e dall’ambiente, innovando l’industria»
Eccolo qui, ancora, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi che come un falco rotto si lancia sul sistema Italia impartendo la sua lezione di politica dall’alto della sua (modesta) esperienza imprenditoriale e con i suoi...
L’intervento a gamba tesa di Carlo Bonomi contro il governo per i sussidi a disoccupati e a lavoratori è l’occasione per fare il punto sui soldi pubblici incassati dagli industriali italiani. Solo nel 2018 sono stati circa 40 miliardi, contro i 7 del reddito di cittadinanza
È partita la raccolta firme europea per introdurre un reddito universale e incondizionato in ogni Paese membro. Una proposta che, in un colpo solo, potrebbe ridurre la povertà, riunire le forze progressiste ed aprire a un nuovo modello di sviluppo. Ma la politica ancora resta indietro