Left va in Africa. La scelta, che da sempre cerchiamo di perseguire è quella di affacciarci al mondo oltre i confini della nostra penisola con la voglia di sapere e di far sapere. E già parlare...
Dopo trenta anni di dittatura, con il Paese allo stremo, migliaia di cittadini protestano contro al-Bashir. Sfidando le pallottole dell’esercito e la repressione sempre più violenta. Ne sa qualcosa la nostra autrice, fermata e poi fortunatamente rilasciata dalle forze di sicurezza
Ossessionato dal nemico interno il neo presidente brasiliano attacca le minoranze. «Dobbiamo prepararci a una vera e propria resistenza» dice Yurij Castelfranchi dell’Universitade federal de minas Gerais
Il voto decisivo sulla Brexit che dovrebbe tenersi il 14 gennaio a Westminster potrebbe provocare uno scossone tale da spingere la May a portare il Paese alle urne anticipate
Erdogan pronto ad attaccare i curdi, gli Usa che se ne vanno dalla Siria, Israele più vicino ai Paesi arabi sunniti contro il comune nemico iraniano, l’Arabia Saudita alle prese con l’omicidio Khashoggi e la guerra in Yemen. Il 2019 sarà un anno di tante svolte. In peggio
La diseguaglianza sociale, l’inquinamento e l’indebitamento dei governi locali sono in cima alla lista dei nodi da sciogliere nell’immediato futuro per Xi Jinping. Che deve fare i conti anche con le conseguenze sull’economia provocate dalle politiche protezioniste di Trump
Il nostro continente appare invecchiato e incattivito. Abbiamo però alcune bussole che possono orientarci, per rilanciare quella che Bauman definì “l’avventura europea”. Dall’idea di liberazione sociale di Spinelli, al progetto di cittadinanza costituente di Balibar
Forse sarebbe il caso di ricordarsi dei tanti civili uccisi in Yemen e del depistaggio di Stato per nascondere l'eliminazione della voce scomoda di Khashoggi. Ce n'era abbastanza per vedere che l'Arabia Saudita faceva schifo, anche come sede di una finale di coppa
Il primo gennaio 2019 lo scrittore americano avrebbe compiuto cento anni. All'apice del successo sparì dalla scena pubblica, rifiutando la spettacolarizzazione della letteratura. Ma non solo. Ecco perché rileggere le sue rare opere e cosa si nasconde dietro quella scelta di diventare uno scrittore fantasma, poi percorsa da molti, da Pinchon a Ferrante
Gao Xingjian, premio Nobel per la letteratura, autore dal linguaggio pluridisciplinare, lancia un appello: «Gli intellettuali non possono cambiare il mondo ma possono creare opere universali che poi incidono nel cambiamento della società»